Istituto Superiore per la Protezione
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Terra dei Fuochi

terra dei fuochiA partire dagli anni ’70-’80 alcune aree delle province di Napoli e Caserta sono state e sono tuttora interessate da rilevanti criticità ambientali legate alle attività illegali e criminali di smaltimento dei rifiuti, in superficie e nel sottosuolo, che ha causato l’inquinamento delle acque sotterranee e dei terreni. La diffusione della contaminazione ha interessato aree sempre più estese, compromettendo la salubrità dell’ambiente e delle aree agricole e comportando un’importante esposizione sanitaria della popolazione residente. Tale situazione è stata ulteriormente aggravata a causa dell’abbandono incontrollato di rifiuti in superficie e dei roghi appiccati per il loro irregolare smaltimento, generando in tal modo criticità ambientali che hanno riguardato anche l’atmosfera.

Si tratta di aree molto estese che comprendono 90 Comuni, di cui 56 nella provincia di Napoli e 34 nella provincia di Caserta, per una superficie complessiva di circa 1.100 kmq e una popolazione esposta rispettivamente di 2.418.440 e 621.153 abitanti (fonte ISTAT 2014)..

Nel tempo si sono succedute numerosissime attività, sia di studio che di messa in sicurezza, bonifica o ripristino. Tuttavia, il quadro resta fortemente frammentato con numerose azioni condotte da molteplici soggetti che necessitano di un coordinamento e razionalizzazione delle spese e degli interventi.

Per affrontare questa emergenza ambientale e sanitaria, il Governo ha emanato il Decreto Legge n. 25 del 14 marzo 2025 che,  prevede l’istituzione di un Commissario unico (art. 10 comma 5), la cui nomina avviene su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), incaricato di provvedere alla bonifica delle aree contaminate di Napoli e Caserta .

Inoltre, il Decreto Legge n. 116 del 8 agosto 2025 “Disposizioni urgenti per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica dell’area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla popolazione colpita da eventi calamitosi”, autorizza la spesa di 15 milioni di euro per l’anno 2025, al fine di realizzare gli interventi di cui all’ art. 10 comma 5 del Decreto Legge n. 25 del 14 marzo 2025, ivi compresi quelli di rimozione dei rifiuti abbandonati in superficie.

Il ruolo del Commissario straordinario

E’ stato nominato come Commissario unico per gli interventi di bonifica dell’area denominata “Terra dei fuochi” il Generale di Divisione dei Carabinieri Giuseppe Vadalà.

Il Commissario unico ha il compito di:

In particolare, la normativa vigente stabilisce che il Commissario unico provvede alla bonifica dell’area denominata “Terra dei fuochi” attraverso lo svolgimento delle seguenti attività:

a) ricognizione degli interventi di indagine ambientale, caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica effettuati e programmati, nonché' delle iniziative volte a garantire la salubrità dei prodotti agroalimentari, il monitoraggio ambientale e il monitoraggio sanitario delle popolazioni ricadenti nell'area interessata;

b) ricognizione delle risorse stanziate e di quelle disponibili per l'attuazione degli interventi e delle iniziative di cui al punto a);

c) individuazione degli interventi e delle iniziative ulteriori da porre in essere nel breve, medio e lungo periodo, nonché la stima delle risorse finanziarie necessarie e attuazione degli interventi medesimi;

d) individuazione e perimetrazione dei siti oggetto di contaminazione;

e) realizzazione di interventi di bonifica, ripristino ambientale e messa in sicurezza operativa o permanente;

f) comunicazione e informazione pubblica in merito agli interventi e alle iniziative attuate e programmate.

Il ruolo di ISPRA

Con il D.L. n. 25/2025, ISPRA è incaricata di effettuare il monitoraggio delle attività svolte dal Commissario unico, con esclusivo riferimento a quelle indicate all’art.10, lettere a), b) e c), di seguito riportate:

  1. ricognizione degli interventi di indagine ambientale, caratterizzazione, messa in sicurezza e bonifica effettuati e programmati, nonché delle iniziative volte a garantire la salubrità dei prodotti agroalimentari, il monitoraggio ambientale e il monitoraggio sanitario delle popolazioni insediate nell'area interessata;
  2. ricognizione delle risorse stanziate e di quelle disponibili per l'attuazione degli interventi e delle iniziative di cui alla lettera a);
  3. individuazione degli interventi e delle iniziative ulteriori da porre in essere nel breve, medio e lungo periodo, nonché stima delle risorse finanziarie necessarie e attuazione degli interventi medesimi. 

ISPRA, inoltre, come previsto dal decreto, in questa sezione provvederà a rendere disponibili le informazioni per garantire il più ampio accesso ai dati da parte della società civile e dei soggetti interessati.