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Lo stato di severità idrica a scala nazionale

Ultimo aggiornamento: 21/04/2024

Lo stato di severità idrica a scala nazionale qui riportato è ottenuto sulla base delle risultanze delle riunioni degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici e degli aggiornamenti comunicati dalle Autorità di Bacino Distrettuale, che coordinano gli Osservatori. Gli Osservatori sono stati istituiti, a partire dal 2016, nei sette Distretti idrografici in cui è ripartito il territorio nazionale, e costituiscono misura del Piano di Gestione delle Acque, ai sensi della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE. Gli Osservatori si configurano, pertanto, come strumento a supporto del governo integrato dell’acqua e forniscono gli indirizzi per la regolamentazione dei prelievi e degli usi e delle possibili compensazioni, in particolar modo in occasione di eventi di siccità e/o di scarsità idrica.

A seguito dell'emanazione del c.d. decreto siccità D.L. 39/2023 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14 aprile 2023) e della sua successiva conversione in legge, con la legge 13 giugno 2023, n. 68 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 136 del 13 giugno 2023), l'Osservatorio diviene organo dell'Autorità di Bacino Distrettuale, ai sensi dell'art. 63, comma 3, del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 (c.d. T.U. Ambientale), e opera sulla base degli indirizzi adottati ai sensi dell'art. 63, commi 2 e 5 dello stesso decreto legislativo.

Le attività degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici fanno riferimento alle situazioni corrispondenti a diversi scenari di severità idrica così individuati:

  • situazione normale ossia scenario non critico, in cui i valori degli indicatori di crisi idrica (portate/livelli/volumi/accumuli) sono tali da prevedere la capacità di soddisfare le esigenze idriche del sistema naturale e antropico, nei periodi di tempo e nelle aree considerate;
  • scenario di severità idrica bassa: in cui la domanda idrica è ancora soddisfatta, ma gli indicatori mostrano un trend peggiorativo, le previsioni climatiche mostrano ulteriore assenza di precipitazione e/o temperature eccedenti i valori ordinari per il periodo successivo;
  • scenario di severità idrica media: lo stato di criticità si intensifica in quanto le portate in alveo risultano inferiori alla media, la temperatura elevata determina un fabbisogno idrico superiore alla norma, i volumi accumulati negli invasi e nei serbatoi non sono tali da garantire gli utilizzi idropotabili, irrigui, industriali e ambientali con tassi di erogazione standard. Sono probabili danni economici e impatti reversibili sull'ambiente;
  • scenario di severità idrica alta: sono state prese tutte le misure preventive ma prevale uno stato critico non ragionevolmente prevedibile, nel quale la risorsa idrica non risulta sufficiente a evitare danni al sistema, anche irreversibili. Sussistono le condizioni per la dichiarazione dello stato di siccità prolungata ai sensi dell'art. 4.6 della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE (Water Framework Directive 2000/60/EC) o, in casi più gravi, per l'eventuale richiesta, da parte delle Regioni interessate, della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, ai sensi della L. 225/1992, come modificata dalla L. 100/2012, e secondo quanto previsto dalla Dir. PCM 26 ottobre 2012.

Sulla base delle riunioni ultime degli Osservatori e dei successivi aggiornamenti, la situazione sullo stato di severità idrica a scala nazionale al 21/04/2024 è quella riportata nella seguente figura, ottenuta considerando la situazione media in ciascun Distretto idrografico, così come riportata dall'Osservatorio. Trattandosi di situazioni medie a livello distrettuale, si sottolinea la possibilità che ci siano anche aree all'interno dei singoli Distretti idrografici con uno stato di severità idrica differente (inferiore o superiore rispetto a quello del Distretto). Pertanto, è sempre necessario fare riferimento ai Bollettini dei singoli Osservatori e alle sintesi sotto riportate per una panoramica completa della situazione nei singoli Distretti idrografici. È, inoltre, possibile visionare e scaricare le precedenti situazioni di severità idrica consultando l'Archivio posto in calce.

A completamento del quadro delineato dai Bollettini, è riportata la Sintesi condivisa del Gruppo tecnico per le previsioni mensili e stagionali, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile e riunitosi in data 29/02/2024.

Le sintesi relative allo stato di severità idrica per ciascun Osservatorio distrettuale sono a cura della corrispondente Autorità di Bacino Distrettuale, che ne coordina le attività. La gestione della pagina web è a cura dell'ISPRA ed è effettuata nell'ambito delle attività del Comitato tecnico di coordinamento nazionale degli Osservatori, istituito, sempre a partire dal 2016, sotto il coordinamento dell'attuale Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il Comitato ha il compito di promuovere l’armonizzazione su tutto il territorio nazionale dei criteri da adottare per l’individuazione e la raccolta dei dati necessari alla gestione delle risorse idriche, per il monitoraggio degli eventi di siccità e scarsità idrica e per la determinazione dei livelli di severità idrica, basati su dati ufficiali e valutazioni solide e coerenti con le valutazioni effettuate dagli enti territoriali afferenti agli stessi Osservatori.

Osservatorio del Distretto idrografico delle Alpi Orientali

Stato NORMALITÀ – Notiziario n. 1 del 22/03/2024 e aggiornamento del 19/04/2024

Nella seduta tenutasi in data 19 marzo 2024 l'Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici, istituito presso l'Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali, ha prodotto un aggiornamento dello stato delle risorse idriche, secondo le diverse componenti idro-meteo-climatiche che lo caratterizzano (altezza di neve, portate, invasi montani, falde).

I parametri considerati mettono in evidenza una complessiva disponibilità di risorsa nivale superiore alle medie del periodo; le portate fluenti, anche per effetto dello scioglimento nivale, sono quasi ovunque attestate sui valori massimi del periodo. Il livello di riempimento dei serbatoi è buono (54% alla scala distrettuale) anche se nel bacino del Fiume Adige alcuni lavori in fregio ai serbatoi di Zoccolo e Resia condizionano attualmente la loro capacità di invaso. Infine, i livelli freatimetrici nella pianura veneta e friulana confermano valori in generale superiori ai valori mediani, pur osservandosi alcune situazioni puntuali di sofferenza.

Sulla base di tale analisi l'Osservatorio ha ritenuto di assegnare alla scala distrettuale un livello di severità idrica nella NORMA, secondo le indicazioni previste dall'art. 3, comma 3, del Protocollo d'intesa.

Aggiornamento del 19/04/2024

L'aggiornamento settimanale conferma la situazione a livello distrettuale di uno stato di NORMALITÀ; è consultabile al link disponibile qui il report completo riportante i dati che si riferiscono:
– alle portate fluenti presso alcune significative stazioni strumentate del territorio distrettuale;
– ai livelli freatimetrici rilevati presso alcune stazioni strumentate del territorio distrettuale;
– ai volumi di risorsa idrica potenzialmente disponibili presso gli invasi strategici del territorio distrettuale.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico del Fiume Po

Stato NORMALITÀ – Bollettino n. 7 del 31/10/2023 e aggiornamento del 18/04/2024

Il mese di ottobre è stato caratterizzato da temperature superiori ai valori di riferimento con precipitazioni inferiori ai valori del periodo; l'ultima decade del mese è stata caratterizzata da condizioni meteo umide e complessivamente in linea con i valori tipici del periodo.

È stata osservata una generale ripresa dei deflussi lungo l'asta del Fiume Po, in linea con i valori tipici del periodo. I volumi invasati nei Grandi Laghi regolati sono in linea con i valori di riferimento per il periodo.

Nei prossimi giorni le temperature subiranno un costante lieve calo con valori prossimi, o localmente inferiori, a quelli tipici del periodo. Le precipitazioni risulteranno diffuse soprattutto sul settore centro-orientale del Distretto idrografico, con accumuli consistenti sull'Appennino e sui rilievi alpini. Lungo l'asta del Fiume Po i valori di portata risulteranno in aumento in tutte le sezioni di riferimento.

Aggiornamento del 18/04/2024

La disponibilità idrica complessiva a scala distrettuale ha registrato una lieve riduzione rispetto al precedente aggiornamento (venerdì 12 aprile). Gli ultimi sette giorni sono stati caratterizzati da condizioni meteo asciutte su gran parte del Distretto idrografico del Fiume Po.

Le temperature sono risultate superiori ai valori tipici del periodo, un calo termico è stato osservato nelle ultime ore.

Nel complesso, la disponibilità idrica risulta essere generalmente superiore ai valori tipici del periodo.

Aggiornamento completo consultabile al link disponibile qui.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino Settentrionale

Stato NORMALITÀ – Bollettino n. 1 del 05/03/2024 e aggiornamento del 18/04/2024

In data 5 marzo u.s. si è tenuta una seduta dell'Osservatorio distrettuale sugli utilizzi idrici dell'Appennino Settentrionale, alla presenza del Commissario straordinario nazionale per l'adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica (di cui al D.L. 39/2023). La seduta si è articolata in due parti, la prima, procedurale, con lo scopo di organizzare l'Osservatorio nella sua nuova veste di "organo" dell'Autorità; nella seconda parte è stato fatto il quadro della situazione attuale in termini di stato della risorsa.

Il mese di febbraio è stato caratterizzato da piovosità superiore alla media su tutto il Distretto idrografico dell'Appennino Settentrionale. In Toscana le piogge (+81,4% rispetto alle medie del mese di febbraio, pari a 69 mm in più) sono state particolarmente importanti nel bacino del Magra (325 mm) e del Serchio (271 mm).

Lo SPI-Standardized Precipitation Index indica alle brevi e medie durate una situazione umida, alle lunghe, fino all'annuale, media.

Le temperature sono state, nel mese di febbraio, nettamente superiori alle medie storiche (T media +3,2 °C).

Le idrometrie in media o superiori a quelle del periodo.

Le falde sono l'aspetto più critico: il 25% dei punti monitorati è sotto il 25% percentile; le criticità riguardano la costa livornese, la Valdichiana, alcuni punti nel pisano e le Cerbaie. L'acquifero del Roia, in Liguria, è in risalita, ma comunque sempre sotto i livelli pre-tempesta Alex. Si precisa comunque che siamo ancora all'interno dei mesi in cui tipicamente avviene la ricarica delle falde: sarà quindi importante verificare lo stato delle stesse a fine aprile/maggio.

Gli invasi sono sostanzialmente pieni, in particolare i liguri. Nella diga di Montedoglio sono invasati oltre 107Mm3, Bilancino ha una percentuale di riempimento superiore al 90%, Brugneto sta sfiorando già da alcuni mesi.

Non vengono evidenziate, al momento, situazioni di particolare criticità in termini di approvvigionamento.

Le previsioni a medio termine indicano un mese di marzo caratterizzato da piogge superiori alle medie stagionali e mesi di aprile e maggio sostanzialmente in media. Le temperature sopra alla media.

Alla luce del quadro sopra delineato, l'Osservatorio ha ritenuto che sussistessero le condizioni per un mantenimento del livello di severità idrica normale alla scala distrettuale.

Aggiornamento del 18/04/2024

Per quanto riguarda la severità idrica, l'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Settentrionale comunica una situazione in linea con quella dei precedenti aggiornamenti conseguenti alla riunione di Osservatorio del 5 marzo u.s. Nella sostanza, un livello di severità idrica NORMALE a livello di distretto.

È prevista una seduta dell'Osservatorio distrettuale in data 23 aprile pv.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino Centrale

Stato severità BASSA – BIO-Bollettino Informativo Osservatorio, Anno 4 N. 2 del 26/03/2024 e aggiornamento del 19/04/2024

Nei mesi di febbraio e marzo 2024 il trend siccitoso, che da settembre sta caratterizzando le regioni del distretto, non ha subito la sperata inversione di tendenza invernale e si sono continuate a riscontrare anomalie negative in Umbria e nelle regioni del versante adriatico, con valori tra –20% e –40%, e valori nella media del periodo solo per il Lazio. Per quanto concerne la neve, l'indice SWE-Snow Water Equivalent evidenzia un deficit del 70% sull'Appennino e del 76% sul bacino del Tevere rispetto alla media del periodo 2011–2022.

Le scarse precipitazioni e le temperature elevate (oltre 2 °C rispetto alla media 2020–2023) hanno determinato un progressivo peggioramento dell'umidità dei suoli e delle condizioni idrologiche dei corsi d'acqua superficiali, dei laghi e delle falde. Negli ultimi sei mesi si osserva un significativo peggioramento delle portate dei corsi d'acqua: in circa il 60% delle stazioni idrometriche del Distretto idrografico dell'Appennino Centrale si registra, rispetto alle medie di riferimento, un deficit superiore al 25% e per metà di esse superiore al 50%. Nel Lazio risultano tutte sotto la media le portate di Tevere (–40%), Aniene (–43%) e Velino (–22%) e quelle della sorgente del Peschiera (prossimo a circa 16 m3 s–1) che permangono al limite del 25° percentile della serie storica di riferimento.

I livelli degli invasi sono per ora mediamente buoni, ma si è visto che i volumi stoccati sono spesso insufficienti a far fronte alla richiesta d'acqua nei periodi di prolungata siccità. Ad eccezione degli invasi di Penne, Mercatale e Rio Canale, per i quali l'attuale volume di invaso è inferiore al 50% del volume autorizzato, negli altri invasi si registra una disponibilità della risorsa idrica con volume di invaso superiore al 75% di quello autorizzato.

Per quanto riguarda i laghi naturali, il livello del lago Trasimeno permane critico a –1,29 m rispetto allo zero idrometrico, valore inferiore al limite minimo vitale (–1,20 m), e più basso rispetto ai livelli di marzo degli ultimi tre anni. Il livello del lago di Bracciano risulta pari a 161,99 m s.l.m., livello prossimo a quelli registrati nei mesi di marzo degli ultimi quattro anni (2020–2023). Per quanto riguarda il livello del lago di Albano, dal mese di settembre 2023 all'inizio di marzo di quest'anno il livello del lago è sceso di oltre 7 cm.

Per quanto concerne l'approvvigionamento idrico non si rilevano al momento, a livello distrettuale, situazioni di criticità significative. Tuttavia, nonostante le precipitazioni finora registrate nel mese di marzo, si osserva un peggioramento della situazione soprattutto sul versante adriatico. A livello locale permangono criticità che riguardano soprattutto gli ambiti territoriali ottimali che storicamente presentano problematiche strutturali dei sistemi idrici.

Alla luce di quanto sopra si conferma lo scenario di severità idrica BASSA.

Occorre monitorare costantemente l'andamento delle condizioni meteo-climatiche delle prossime settimane.

Inoltre, è necessario continuare nelle azioni di sensibilizzazione perché sia garantito un corretto e responsabile uso della risorsa idrica e assicurare che siano introdotte le misure di contrasto programmate nel caso in cui vi sia un peggioramento della situazione; nel contempo devono proseguire gli interventi e le misure di contrasto in corso di attuazione.

Aggiornamento del 19/04/2024

Nel Distretto idrografico dell'Appennino Centrale, dal punto di vista meteorologico, la settimana ha evidenziato un fronte depressionario con significative riduzioni delle temperature e precipitazioni sparse, anche a carattere nevoso nel fine settimana, già dai 1.000 m s.l.m.. Tali precipitazioni, sommandosi quelle che si sono verificate da fine marzo, sostengono un lieve trend di miglioramento della severità idrica, tuttavia, le stesse, non sono ancora sufficienti per colmare i deficit idrici accumulati: il livello di severità idrica del Distretto idrografico dell'Appennino Centrale è BASSO.

Dalle ricognizioni effettuate in coordinamento con le Regioni e i Gestori del Sistema Idrico Integrato, emergono variazioni più locali della criticità nell'approvvigionamento e la distribuzione della risorsa. In Abruzzo, nel Sub-Ambito Chietino, il numero di utenti interessato da turnazioni è leggermente sceso rispetto alle analisi emerse nella riunione di Osservatorio del 26 marzo scorso, da 30.000 a 20.000 (13 comuni rispetto ai precedenti 16 interessati). Nelle Marche i deficit di precipitazione, fino all'inizio settimana, sono stati in aumento rispetto alle medie stagionali. In termini di recupero di parte dei deficit accumulati, è in corso la verifica degli effetti delle precipitazioni, anche a carattere nevoso lungo l'Appennino, che si sono verificate in questi ultimi giorni. In Umbria la situazione rimane stabile con severità idrica media. Il lago Trasimeno mantiene sostanzialmente i pochi centimetri di risalita guadagnati la scorsa settimana, con un livello di –1,18 m sullo zero idrometrico. Nel Lazio la situazione rimane stabile, si confermano lievi criticità.

In conclusione, il repentino abbassamento delle temperature, ha consentito il verificarsi di precipitazioni nevose, la cui effettiva ricaduta in termini di recupero dei deficit idrici accumulati, seppur parziale, è in corso di valutazione. Lo scenario di severità distrettuale, in vista della stagione estiva, potrebbe comunque rapidamente peggiorare qualora non sopraggiungano ulteriori precipitazioni a mitigare gli effetti dei deficit idrici accumulati. La situazione, nei prossimi mesi, potrebbe richiedere l'adozione di tempestive misure di contrasto.

Il proseguimento delle azioni di sensibilizzazione per un corretto e responsabile uso della risorsa idrica deve essere costante e prioritaria.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino Meridionale

Stato severità BASSA tendente a MEDIA – Bollettino n. 1 del 05/03/2024 e aggiornamento del 27/03/2024

A oggi, lo scenario di severità idrica è BASSO, con tendenza a MEDIO per tutto il territorio del distretto, tranne per l'area del chietino, dove abbiamo un livello di severità idrica MEDIO.

I dati disponibili e le analisi condotte per i principali schemi idrici distrettuali hanno consentito di rilevare la presenza di situazioni di significativa criticità. In particolare, si è rilevato che:
i) invasi del sistema EIPLI lucano: al momento l'evoluzione della disponibilità evidenzia un grado di severità MEDIO per l'invaso di Monte Cotugno e uno BASSO tendente a MEDIO per l'invado del Pertusillo;
ii) invasi dello schema Ofanto: attualmente si riscontra un deficit di circa 45,1 Mm3 rispetto al periodo omologo dello scorso anno, resta comunque da verificare l'impatto delle precipitazioni recenti;
iii) schema Fortore (Occhio): i dati disponibili evidenziano un deficit di circa 89,45 Mm3 rispetto al periodo omologo dello scorso anno, rilevando una sostanziale criticità;
iv) schema Sele-Calore: i dati disponibili consento di rilevare un surplus di risorsa disponibile rispetto alla media storica per la sorgente Sanità di Caposele e un sostanziale equilibrio per il gruppo sorgivo di Cassano Irpino;
v) schemi Campania: non si riscontrano situazioni di significativa criticità, a eccezione della rilevante riduzione della portata trasferita dalle sorgenti del Biferno, situazione che sarà oggetto di una riunione tecnica specifica;
vi) schemi Abruzzo: si rileva un grado di severità che risulta essere BASSA per l'area del Fucino (sub-ambito marsicano) e MEDIA per le aree del chietino;
vii) schemi Lazio: in base a quanto comunicato dalla Regione, si rileva una situazione di complessiva tendenza a una severità idrica MEDIA per il territorio dell'ATO 5 FR, pur con impatti più limitati rispetto allo scenario 2017, mentre risulta confermata la severità idrica BASSA per l'ATO 2 RM;
viii) area calabrese: le analisi condotte evidenziano valori di SPI-Standardized Precipitation Index negativi alle diverse scale temporali di analisi;
ix) altri schemi distrettuali: a oggi non risultano situazione di significativa criticità, pur potendosi manifestare criticità localizzate in talune aree.

Per quanto attiene la valutazione dello SPI:
i) per i pluviometri di Caposele, Cassano Irpino e Laurenzana si rilevano tendenze a SPI negativi per le valutazioni a 3 e 6 mesi;
ii) per i pluviometri della Calabria le analisi condotte evidenziano valori di SPI negativi alle diverse scale temporali di analisi;
iii) per i pluviometri della Puglia le analisi condotte evidenziano valori di SPI negativi alle diverse scale temporali di analisi;
iv) per i pluviometri dell'Abruzzo le analisi condotte evidenziano valori di SPI negativi alle diverse scale temporali di analisi.

In sintesi, il livello di severità idrica, in considerazione della regolarità dell'approvvigionamento idrico complessivamente riscontrabile su base distrettuale, risulta BASSO con tendenza a MEDIO per l'intero territorio distrettuale, a eccezione del chietino per il quale si rileva una severità idrica MEDIA.

Aggiornamento del 27/03/2024

L'aggiornamento conferma che, in considerazione della regolarità dell'approvvigionamento idrico complessivamente riscontrabile su base distrettuale, un livello di severità idrica BASSO con tendenza al MEDIO per l'intero territorio distrettuale, a eccezione del chietino per il quale si rileva una severità idrica MEDIA. Aggiornamento completo consultabile al link disponibile qui.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico della Sardegna

Stato severità MEDIA – Bollettino dei serbatoi artificiali del Sistema Idrico Multisettoriale della Sardegna di marzo 2024

Al 31 marzo 2024 il SIMR-Sistema Idrico Multisettoriale Regionale, attraverso il sistema degli invasi, disponeva di un volume invasato di 1.235 milioni di metri cubi d'acqua, corrispondenti a circa il 67,7% del volume utile di regolazione autorizzato. Il valore del volume idrico invasato al 31 marzo 2024 ha subito un incremento di 210 milioni di metri cubi, rispetto al volume invasato al 29 febbraio 2024.

Per quanto riguarda l'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità dell'intera Isola relativo al mese di marzo 2024, si registra una condizione di "pericolo" o "allerta", con un valore dell'indicatore sullo stato delle risorse invasate in relazione alla domanda allacciata di 0,25, che, essendo compreso tra 0,15 e 0,3, corrisponde a uno scenario di severità idrica MEDIA.

In merito a situazioni locali, si evidenziano, in particolare, le criticità dei Sistemi Idrici dell'Alto Cixerri, dell'Alto Coghinas, del Nord Occidentale, dell'Ogliastra e del Posada.

In particolare, il sistema Alto Cixerri, al quale appartengono gli invasi di Punta Gennarta e di Medau Zirimilis, al 31 marzo 2024 aveva un volume invasato di circa 3,3 Mm3 corrispondente a circa il 17% del volume utile di regolazione autorizzato. L'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità del Sistema Alto Cixerri al 31 marzo 2024 è stato di 0,13, corrispondente a uno scenario di severità idrica ALTA. Occorre inoltre evidenziare che il valore dell'indicatore è in parte influenzato dai lavori in corso sulla diga di Medau Zirimilis (attività di impermeabilizzazione del paramento di monte finanziate con fondi PNRR) che nel corso dell'anno 2023 hanno reso necessario un progressivo svuotamento del lago conclusosi nel mese di novembre 2023. Tale lago ha ripreso a invasare e, compatibilmente con i deflussi che si avranno, potrà erogare la risorsa per gli usi irrigui e zootecnici. Successivamente dovrà essere nuovamente svasato per consentire il termine dei lavori di impermeabilizzazione (attività organizzata nel biennio 2023–2024). Come stabilito dal Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino della Sardegna, l'approvvigionamento delle utenze allacciate al suddetto invaso verrà garantito con l'interconnessione Flumendosa-Cixerri.

Con riferimento al sistema Alto Coghinas, al quale appartengono gli invasi di Monte Lerno e di Sos Canales, si evidenzia che al 31 marzo 2024 il volume invasato era pari a 24,3 Mm3 corrispondente a circa il 64% del volume utile di regolazione autorizzato. Occorre segnalare che nell'invaso di Monte Lerno insiste una forte limitazione di invaso, pari a circa il 50% della capacità massima autorizzabile, imposta dall'Ufficio Dighe di Cagliari del MIT. L'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità del Sistema Alto Coghinas al 31 marzo 2024 è stato pari a 0,19, corrispondente al livello di pericolo e a uno scenario di severità idrica MEDIA.

Con riferimento al Sistema Nord Occidentale, si osserva che al 31 marzo 2024 si aveva un volume invasato pari a circa 212,4 Mm3 corrispondente a circa il 64% del volume utile di regolazione autorizzato, quest'ultimo pari a 333,42 Mm3. L'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità del Sistema Nord Occidentale al 31 marzo 2024 è stato di 0,20, corrispondente al livello di pericolo e a uno scenario di severità idrica MEDIA.

Per quanto riguarda il Sistema Ogliastra, al quale appartengono gli invasi di Bau Muggeris e di Santa Lucia, occorre evidenziare che sono state previste, nell'annualità 2023, delle limitazioni temporanee di invaso nel lago di Bau Muggeris a causa di lavori di manutenzione straordinaria programmati da Enel sulla galleria di alimentazione della centrale idroelettrica II salto dell'Alto Flumendosa. Ciò ha determinato alcune modifiche infrastrutturali atte a garantire l'approvvigionamento idropotabile delle utenze allacciate al lago di Bau Muggeris. Le attività di manutenzione di cui sopra sono state costantemente monitorate a garanzia degli approvvigionamenti idropotabili. Le limitazioni sull'invaso in argomento hanno determinato, per il Sistema Ogliastra, al 31 marzo 2024, un volume invasato pari a circa 24,4 Mm3 corrispondente a circa il 40,8% del volume utile di regolazione autorizzato, quest'ultimo pari a 59,72 Mm3. L'indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Ogliastra al 31 marzo 2024 è stato pari a 0,16, corrispondente al livello di pericolo e ad uno scenario di severità idrica MEDIA.

Con riferimento al lago di Maccheronis sul fiume Posada, occorre evidenziare che gli scarsi apporti meteorici avutisi nel periodo ottobre 2023–marzo 2024, unitamente alle derivazioni per gli utilizzi potabili e agro-zootecnici, hanno determinato un volume idrico invasato nel lago del Posada al 31 marzo 2024 pari a circa 10,3 Mm3, corrispondente a circa il 45,2% del volume utile di regolazione autorizzato. L'indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Posada al 31 mrzo 2024 è stato pari a 0,18, corrispondente al livello di pericolo e a uno scenario di severità idrica MEDIA.

Si segnala, infine, che il Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino della Sardegna, con deliberazione n. 6 del 16/02/2024 avente a oggetto "Attività di cui alla deliberazione n. 1 del 21.01.2016 del Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino: Misure proattive urgenti per la gestione del SIMR per fronteggiare le situazioni di emergenza idrica nel territorio regionale", al fine di salvaguardare gli utilizzi potabili delle utenze allacciate al Sistema Idrico Multisettoriale Regionale, ha attuato, su alcuni invasi, disposizioni e vincoli di risorsa.

Si precisa, inoltre, che lo stato di consistenza dei volumi invasati, aggiornato al 31 marzo 2024, il confronto di quest'ultimo con gli scenari pregressi (sino a partire dall'anno idrologico 2000–2001), i valori dei citati indicatori ecc., sono informazioni rese disponibili, a passo mensile, nel Sistema Web-GIS raggiungibile al link disponibile qui.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico della Sicilia

Stato severità ALTA – Seduta del 27/02/2024 e aggiornamento del 20/03/2024

A conclusione dell'incontro del 27 febbraio u.s., l'Osservatorio distrettuale per gli utilizzi idrici del Distretto idrografico della Sicilia ha assegnato all'intero distretto lo stato complessivo di severità idrica ALTA, sia per gli usi irrigui che potabili.

Aggiornamento del 06/03/2024

In termini di severità idrica si conferma quanto evidenziato nell'incontro dell'Osservatorio dello scorso 27 febbraio.

 

Sintesi condivisa del Gruppo tecnico per le previsioni mensili e stagionali, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile

Sintesi relativa all'incontro del 29/02/2024

Aggiornamento previsioni meteo a lungo termine

Previsione mensile di marzo 2024: mese che vede sul nostro Paese iniziali condizioni di instabilità atmosferica in continuità con la fase perturbata di fine febbraio. Il successivo consolidamento di un campo di alta pressione sulla Penisola scandinava determinerà probabilmente alcune infiltrazioni da Ovest sulla nostra Penisola. La seconda parte del mese vedrà il ritorno a condizioni di spiccata variabilità atmosferica tipica del periodo. Al momento e stando alle attuali elaborazioni, prevale complessivamente un segnale di precipitazioni in media o sopra le medie del periodo specie al Centro-Nord. Temperature prevalentemente sopra le medie del periodo, specie nei valori massimi.

Previsione per il trimestre marzo-aprile-maggio 2024: prevale complessivamente un segnale di temperature in media o superiore rispetto i riferimenti con alcuni modelli che indicano gli scostamenti al Centro-Nord, altri al Centro-Sud. Per quanto riguarda le precipitazioni prevalgono segnali nelle medie del periodo.

Prossimo aggiornamento è previsto ad aprile 2024.

 

Archivio delle sintesi degli stati di severità idrica nazionale, a partire dal 28/07/2022