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Lo stato di severità idrica a scala nazionale

Ultimo aggiornamento: 28/11/2025

Lo stato di severità idrica a scala nazionale qui riportato è ottenuto sulla base delle risultanze delle riunioni degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici e degli aggiornamenti comunicati dalle Autorità di Bacino Distrettuale, che coordinano gli Osservatori. Gli Osservatori sono stati istituiti, a partire dal 2016, nei sette Distretti idrografici in cui è ripartito il territorio nazionale, e costituiscono misura del Piano di Gestione delle Acque, ai sensi della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE. Gli Osservatori si configurano, pertanto, come strumento a supporto del governo integrato dell’acqua e forniscono gli indirizzi per la regolamentazione dei prelievi e degli usi e delle possibili compensazioni, in particolar modo in occasione di eventi di siccità e/o di scarsità idrica.

A seguito dell'emanazione del c.d. decreto siccità D.L. 39/2023 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14 aprile 2023) e della sua successiva conversione in legge, con la legge 13 giugno 2023, n. 68 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 136 del 13 giugno 2023), l'Osservatorio diviene organo dell'Autorità di Bacino Distrettuale, ai sensi dell'art. 63, comma 3, del decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 (c.d. T.U. Ambientale), e opera sulla base degli indirizzi adottati ai sensi dell'art. 63, commi 2 e 5 dello stesso decreto legislativo.

Le attività degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici fanno riferimento alle situazioni corrispondenti a diversi scenari di severità idrica così individuati:

  • situazione normale ossia scenario non critico, in cui i valori degli indicatori di crisi idrica (portate/livelli/volumi/accumuli) sono tali da prevedere la capacità di soddisfare le esigenze idriche del sistema naturale e antropico, nei periodi di tempo e nelle aree considerate;
  • scenario di severità idrica bassa: in cui la domanda idrica è ancora soddisfatta, ma gli indicatori mostrano un trend peggiorativo, le previsioni climatiche mostrano ulteriore assenza di precipitazione e/o temperature eccedenti i valori ordinari per il periodo successivo;
  • scenario di severità idrica media: lo stato di criticità si intensifica in quanto le portate in alveo risultano inferiori ai valori tipici del periodo, la temperatura elevata determina un fabbisogno idrico superiore alla norma, i volumi accumulati negli invasi e nei serbatoi non sono tali da garantire gli utilizzi idropotabili, irrigui, industriali e ambientali con tassi di erogazione standard. Sono probabili danni economici e impatti reversibili sull'ambiente;
  • scenario di severità idrica alta: sono state prese tutte le misure preventive ma prevale uno stato critico non ragionevolmente prevedibile, nel quale la risorsa idrica non risulta sufficiente a evitare danni al sistema, anche irreversibili. Sussistono le condizioni per la dichiarazione dello stato di siccità prolungata ai sensi dell'art. 4.6 della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE (Water Framework Directive 2000/60/EC) o, in casi più gravi, per l'eventuale richiesta, da parte delle Regioni interessate, della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale (ai sensi della L. 225/1992, come modificata dalla L. 100/2012, e secondo quanto previsto dalla Dir. PCM 26 ottobre 2012).

Sulla base delle riunioni ultime degli Osservatori e dei successivi aggiornamenti, la situazione sullo stato di severità idrica a scala nazionale al 28/11/2025 è quella riportata nella seguente figura, ottenuta considerando la situazione media in ciascun Distretto idrografico, così come riportata dall'Osservatorio. Trattandosi di situazioni medie a livello distrettuale, si sottolinea la possibilità che ci siano anche aree all'interno dei singoli Distretti idrografici con uno stato di severità idrica differente (inferiore o superiore rispetto a quello del Distretto). Pertanto, è sempre necessario fare riferimento ai Bollettini dei singoli Osservatori e alle sintesi sotto riportate per una panoramica completa della situazione nei singoli Distretti idrografici. È, inoltre, possibile visionare e scaricare le precedenti situazioni di severità idrica consultando l'Archivio posto in calce.

A completamento del quadro delineato dai Bollettini, è riportata la Sintesi condivisa del Gruppo tecnico per le previsioni mensili e stagionali, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile e riunitosi in data 24/10/2025.

Le sintesi relative allo stato di severità idrica per ciascun Osservatorio distrettuale sono a cura della corrispondente Autorità di Bacino Distrettuale, che ne coordina le attività. La gestione della pagina web è a cura dell'ISPRA ed è effettuata nell'ambito delle attività del Comitato tecnico di coordinamento nazionale degli Osservatori, istituito, sempre a partire dal 2016, sotto il coordinamento dell'attuale Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il Comitato ha il compito di promuovere l’armonizzazione su tutto il territorio nazionale dei criteri da adottare per l’individuazione e la raccolta dei dati necessari alla gestione delle risorse idriche, per il monitoraggio degli eventi di siccità e scarsità idrica e per la determinazione dei livelli di severità idrica, basati su dati ufficiali e valutazioni solide e coerenti con le valutazioni effettuate dagli enti territoriali afferenti agli stessi Osservatori.

Osservatorio del Distretto idrografico delle Alpi Orientali

Stato NORMALITÀ – Notiziario n. 7/2025 del 25/07/2025 e aggiornamento del 28/11/2025

Nella seduta tenutasi il 25 luglio u.s. l'Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici istituito presso l'Autorità di bacino distrettuale delle Alpi orientali, ha prodotto un aggiornamento dello stato delle risorse idriche, secondo le diverse componenti idro-meteo-climatiche che lo caratterizzano (portate fluenti, volumi invasati, livelli freatimetrici, volumi invasati nei serbatoli, prelievi irrigui strategici).

Lo stato delle risorse idriche si può così sintetizzare:
– le portate fluenti presso le sezioni monitorate del reticolo idrografico distrettuale presentano diffusamente valori inferiori al 50° percentile valutato rispetto alla serie storica di lungo periodo; fanno eccezione le sezioni di Montegalda, Stanghella e Meduna di Livenza, collocate rispettivamente sul Bacchiglione, Gorzone e Livenza, i cui valori di portata sono superiori alle rispettive portate mediane di lungo periodo;
– complessivamente buono il livello di riempimento degli invasi montani, che si colloca pressoché dappertutto intorno ai valori medi del periodo;
– anche i livelli freatimetrici osservati nella pianura veneta e friulana non destano particolare preoccupazione essendo attestati nell'intorno dei valori mediani (pianura veneta) o addirittura tra il 60° e 85° percentile (pianura friulana).

Il bilancio tra disponibilità idrica e fabbisogni antropici, segnatamente la domanda irrigua, è complessivamente soddisfatto mentre circoscritti fenomeni di risalita del cuneo salino sono segnalati nel basso Livenza e basso Tagliamento.

Nell'area orientale del distretto (bacini del Livenza, Tagliamento, Isonzo e bacini regionali del Friuli Venezia Giulia) sono state superate le criticità di alimentazione delle opere irrigue sui fiumi Tagliamento ed Isonzo che erano state evidenziate nel precedente incontro dell'Osservatorio e che avevano giustificato l'applicazione di misure di mitigazione.

In definitiva, a fronte del quadro conoscitivo delineato, l'Osservatorio permanente ha ritenuto di attribuire all'intero territorio distrettuale un livello di severità idrica NULLO o NON SIGNIFICATIVO.

Aggiornamento del 28/11/2025

L'aggiornamento settimanale conferma la situazione a livello distrettuale di uno stato di NORMALITÀ; è consultabile al link disponibile qui il report completo riportante i dati che si riferiscono:
– alle portate fluenti presso alcune significative stazioni strumentate del territorio distrettuale;
– ai livelli freatimetrici rilevati presso alcune stazioni strumentate del territorio distrettuale;
– ai volumi di risorsa idrica potenzialmente disponibili presso gli invasi strategici del territorio distrettuale;

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico del Fiume Po

Stato NORMALITÀ – Bollettino ordinario n. 8/2025 del 23/10/2025 e aggiornamento del 27/11/2025

Per quanto riguarda la previsione meteo, il territorio del Distretto idrografico del Fiume Po nei prossimi giorni sarà caratterizzato da condizioni maggiormente stabili rispetto a quelle osservate nel più recente periodo, durante il quale si sono verificate perturbazioni e piogge diffuse. Nelle principali sezioni del fiume Po è attesa un'ulteriore graduale, seppur non costante, riduzione dei deflussi, i quali però permarranno su valori superiori alle corrispondenti portate di magra ordinaria.

Nonostante la quasi totale assenza di precipitazioni durante le prime settimane di ottobre, che ha determinato una generale riduzione delle portate nei corsi d'acqua del Distretto, la disponibilità idrica si mantiene nel complesso soddisfacente, beneficiando dei volumi stoccati dai Grandi Laghi alpini superiori alla media e dell'ormai limitata richiesta di fabbisogni irrigui. Le portate di Po, inoltre, sebbene anch'esse caratterizzate da un andamento in costante calo dopo essere state interessate da un incremento verificatosi nell'ultima settimana di settembre, si mantengono su valori superiori rispetto alla portata di magra ordinaria.

Pertanto, per quanto sopra riportato e considerato il fatto che ad oggi la disponibilità idrica complessiva nel Distretto si mantiene su livelli soddisfacenti, che il periodo irriguo è ormai concluso e che non sono presenti criticità dal punto di vista dei diversi utilizzi, nemmeno in riferimento agli ambiti dove in precedenza erano state segnalate delle difficoltà di approvvigionamento, a seguito della seduta odierna dell'Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici, in cui sono stati condivisi e commentati tutti i dati aggiornati e le informazioni disponibili, la severità idrica a scala distrettuale viene confermata NORMALE.

Aggiornamento del 27/11/2025

Per quanto riguarda i Grandi Laghi, i volumi invasati si trovano in condizioni identificate "nella norma" (indice standardizzato SVI-Standardized Volume Index calcolato sugli ultimi 30 giorni). Per quanto concerne le principali sezioni del Po, le portate si attestano, in generale, su valori inferiori alla media; l'indice standardizzato SFI-Standardized Flow Index, calcolato per gli ultimi 30 giorni, identifica condizioni "nella norma" per tutte le sezioni. All'ultima data considerata, la portata a Pontelagoscuro è di 1198 m3/s, valore ampiamente superiore alla soglia critica relativa al fenomeno dell'intrusione salina, consistente in 450 mm3/s.

A seguito della seduta dell'Osservatorio Permanente sugli Utilizzi Idrici del 23/10/2025, in cui sonno stati condivisi e commentati tutti i dati aggiornati e le informazioni disponibili, la severità idrica a scala distrettuale viene confermata NORMALE.

Fino alla giornata di sabato 29/11, il territorio del Distretto idrografico del Fiume Po, sarà caratterizzato da una diffusa stabilità, mentre nella giornata di domenica 30/11 è prevista instabilità nella parte centro-occidentale del Distretto.

Aggiornamento completo consultabile al link disponibile qui.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino Settentrionale

Stato NORMALE – Bollettino n. 6/2025 del 13/10/2025 e aggiornamento del 28/11/2025

In data 13 ottobre u.s. si è tenuta una seduta dell'Osservatorio distrettuale sugli utilizzi idrici dell'Appennino Settentrionale, nel corso della quale, sulla base del quadro conoscitivo e previsionale aggiornato, è stato confermato un livello di severità idrica NORMALE a livello di distretto.

Aggiornamento del 28/11/2025

Alla data del 28 novembre, è comunicato a livello distrettuale un livello di severità idrica NORMALE.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino Centrale

Stato severità MEDIA – BIO-Bollettino Informativo Osservatorio, N.5 del 24/09/2025 e aggiornamento al 28/11/2025

Il 24 settembre u.s., alle ore 10:00, si è svolta la riunione programmata dell'Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici. Nel corso dei lavori è stato esaminato in dettaglio lo stato della risorsa idrica, con particolare attenzione all'efficienza del Sistema Idrico Integrato e agli effetti determinati dagli impatti della stagione estiva. È stato inoltre approvato l'aggiornamento dello scenario di severità idrica a scala distrettuale, riportato integralmente di seguito.

Il bimestre luglio-agosto è stato moderatamente piovoso su tutta l'area del distretto.

Il mese di luglio è stato caratterizzato da accumuli fortemente disomogenei. Le Marche presentano precipitazioni notevolmente superiori rispetto alla media mensile climatologica 1990–2020 (+60%), Lazio, Toscana e Umbria si discostano dalla media rispettivamente del +32%, +30% e +43%. Un'area più secca invece si osserva tra Reatino e la parte interna e meridionale dell'Abruzzo con anomalie generalmente comprese tra –20/–45%, ma localmente fino a –60%. La piovosità del mese di agosto è risultata per tutte le regioni di molto sopra la media climatologica del mese, ad eccezione del Lazio meridionale e dell'Abruzzo meridionale. Le cumulate mostrano anomalie ampiamente positive nel caso di Toscana e Umbria, entrambe con uno scostamento del +154%, nel Viterbese si registrano anomalie diffusamente superiori +100%, con punte fino a +200% sul Ternano e le aree della Toscana a confine con Lazio ed Umbria. Complessivamente, i dati relativi all'anno idrologico da ottobre 2024 ad agosto 2025 evidenziano, con riferimento all'andamento delle cumulate, valori lievemente al di sotto della media climatologica per Umbria (–2,3%) e Abruzzo (–9,1%), al di sotto della media per il Lazio (–12,9%), in linea con la media per le Marche (+0,8%) e al di sopra della media per la regione Toscana (+9,6%). Dal punto di vista climatologico, gli indicatori di siccità standardizzati SPI-Standardized Precipitation Index e SPEI-Standardized Precipitation-Evapotranspiration Index su scala semestrale e annuale risultano prevalentemente compresi tra –1 e (+2), tranne che per la zona centrale dell'Abruzzo in cui si registrano picchi fino a –3. Se si considera la scala biennale invece si evidenziano condizioni fortemente siccitose con valori diffusamente compresi tra –2 e –3 su quasi tutto il territorio del distretto.

Per quanto riguarda le temperature, nel complesso si osserva che per il mese di luglio 2025 la temperatura media mensile è risultata generalmente al di sopra della media climatologica del periodo (1991–2020), ad eccezione di alcune aree lungo la fascia adriatica che hanno fatto registrare localmente valori sotto la media. Sul versante adriatico le anomalie positive sono risultate diffusamente sotto 1 °C, mentre, andando verso il versante tirrenico, le anomalie positive sono generalmente comprese tra 1–2 °C con alcune zone che localmente hanno raggiunto anche i 3 °C. Nel mese di agosto, la temperatura media mensile è risultata generalmente in linea con la media climatologica (1991-2020) del periodo, ad eccezione delle Marche che presentano valori sotto la media. Lungo la fascia adriatica le anomalie negative risultano diffusamente tra –1 °C e –2°C, mentre andando verso il versante tirrenico le anomalie sono generalmente in linea con la media, con poche aree che si collocano tra +1°C e +2°C.

Le precipitazioni significativamente sopra la media di luglio e agosto 2025 hanno determinato un miglioramento degli indici idrologici alla scala mensile rispetto a giugno 2025: l'SRI1prct mostra ad agosto 2025 portate prossime o superiori alla media di lungo periodo nella quasi totalità delle stazioni analizzate (il medesimo indice a giugno 2025 risultava in condizioni di siccità moderata o severa in quasi 2/3 delle stazioni analizzate).

Per scale temporali più lunghe (media delle portate a 3, 6 e 12 mesi) la situazione idrologica appare sostanzialmente invariata rispetto a giugno 2025. L'indice SRIprct12, relativo alla portata media annuale, mostra condizioni di deficit significativo (< –20%) in circa 1/3 delle stazioni del Distretto.

Per quanto riguarda le quattro sorgenti delle Marche, con riferimento a Gorgovivo i valori della portata registrati a luglio e agosto (2.800 l/s circa), sono superiori a quelli medi degli stessi mesi negli anni precedenti (2.460 l/s nel periodo 2020–2024). Le portate della sorgente Valcimarra risultano superiori a quelle dei mesi corrispondenti degli anni precedenti (c.a. 70 l/s nei mesi di luglio e agosto 2025, a fronte di un valore medio di 48 l/s nei rispettivi mesi del periodo 2020-2024). Il gestore ha segnalato l'avvio dell'accensione dei pozzi di sollevamento all'interno di quest'ultima sorgente per l'integrazione nei periodi di magra. La portata presso la sorgente Foce si attesta su valori di circa 150 l/s nel mese di luglio 2025, le portate sono inferiori a quelle di luglio 2024 (- 11 l/s) e di quelle medie registrate negli anni 2017-2019, mentre sono simili a quelle dei mesi di luglio 2020-2022, comunque molto inferiori a quelle pre-sisma; l'intera portata disponibile alla sorgente è prelevata. Infine, la sorgente Pescara si è riattivata, con un buon incremento a luglio (130 l/s), dopo l'azzeramento dei primi mesi dell'anno, rimanendo ancora su valori inferiori a quelli medi mensili del 2017 (170 l/s) e 2023 (252 l/s) ma superiori a quelle di luglio 2024 (34 l/s), 2022 (108 l/s) e 2020 (84 l/s). Nel Lazio, la sorgente dell'Acqua Marcia registra un valore di portata leggermente superiore ai 4 mc/s nel mese di luglio, mentre nel mese di agosto 2025 la portata è di 4 mc/s; valori che si collocano nella parte alta del 25% percentile. La sorgente del Simbrivio registra una portata di circa 270 l/s nel mese di luglio e di circa 250 nel mese di agosto 2025; tali valori rientrano tra quelli inferiori del 50% percentile. Infine, la sorgente del Peschiera registra un valore di 16,2 mc/s nel mese di luglio 2025 ed un valore di 15,6 mc/s nel mese di agosto 2025, valore più basso registrato nel mese di agosto negli ultimi 8 anni (dal 2017).

Per quanto riguarda gli invasi artificiali, tra luglio e agosto 2025 si registra una progressiva riduzione dei volumi invasati, in aumento rispetto ai mesi di maggio e giugno ed in coerenza con l'avvio della stagione irrigua e il conseguente incremento dei prelievi.

In Toscana, l'invaso di Montedoglio mostra nel mese di agosto un livello di riempimento pari al 75%, in riduzione rispetto all'81% di luglio 2025, ma comunque elevato e in grado di garantire la copertura della domanda idrica potabile e irrigua. È superiore anche rispetto al livello di agosto 2024 (65%).

In Umbria, il Lago di Arezzo evidenzia un riempimento pari al 34% nel mese di agosto, in diminuzione rispetto al 44% di luglio 2025, simile al livello dell'agosto 2024 (35%).

Nelle Marche, si osservano situazioni articolate: gli invasi principali mostrano una riduzione dei volumi invasati tra luglio e agosto 2025. Ad agosto 2025 si registrano i seguenti valori: Mercatale 50% (era 65% a luglio 2025 e 50% ad agosto 2024), Castreccioni 88% (in lieve calo da 90% a luglio, ma in aumento rispetto al 80% di agosto 2024), Comunanza 55% (in calo da 67% a luglio e da 58% ad agosto 2024). L'invaso minore di Rio Canale mantiene un volume costante tra luglio e agosto, del 51%, comunque superiore al 31% registrato nell'agosto precedente. In Abruzzo, l'invaso di Penne registra un calo marcato, passando da 40% a luglio a 20% ad agosto 2025.

Per quanto riguarda i livelli idrometrici dei principali laghi naturali, tutti presentano a partire da maggio fino ad agosto rilevanti riduzioni del livello. Per quanto riguarda il Lago Trasimeno, il livello idrometrico presso la stazione di Monte del Lago, rispetto allo zero idrometrico di riferimento, ha mostrato un progressivo calo, passando dai –1,17 m di fine aprile ai –1,42 di fine giugno e ai –1,59 di fine agosto 2025. Circa il Lago di Albano, il livello idrometrico registrato alla fine di agosto evidenzia un forte calo di 31 cm (+1,69) rispetto alla fine di giugno 2025 (+2 m) ed al minimo storico osservato. Anche per il Lago di Bracciano si osserva un progressivo abbassamento del livello, passato da 161,93 m slm di fine giugno ai 161,76 di fine agosto 2025. Il livello registrato alla fine di agosto risulta paragonabile a quello del medesimo mese dell'anno 2020 e inferiore a quello registrato nello stesso mese, negli anni 2021–2024.

Nel bimestre luglio–agosto 2025, per quanto riguarda la distribuzione idropotabile, l'Osservatorio ha rilevato criticità rilevanti e diffuse, con differenze territoriali significative tra le regioni del Distretto idrografico dell'Appennino Centrale. In Abruzzo, le criticità hanno coinvolto complessivamente circa 4.538 utenti riforniti tramite autobotti, distribuiti soprattutto nei sub-ambiti Aquilano, Peligno Alto Sangro e Teramano. Le turnazioni hanno interessato circa 94.000 utenti, con valori più alti nel Marsicano e nel Chietino. Le riduzioni di pressione hanno riguardato circa 55.000 utenti, con picchi nel sub-ambito Chietino. Nel Lazio (ATO2-Roma e Lazio centrale), le criticità hanno interessato in particolare il rifornimento tramite autobotti (132.044 utenti, soprattutto nei comuni di Velletri, Bracciano e Artena). Sono stati inoltre registrati interventi di turnazione ad Arsoli (1.387 utenti), riduzioni di pressione nei comuni di Canale Monterano e Capena (14.889 utenti). Nelle Marche le criticità nella distribuzione idropotabile si sono manifestate esclusivamente sotto forma di attivazioni di fonti integrative, che hanno interessato complessivamente oltre 860.000 utenti distribuiti in tutti gli ATO regionali. Nell'ATO1 sono stati serviti circa 220.000 utenti, mentre nell'ATO4 il ricorso a fonti integrative ha riguardato oltre 112.000 utenti. L'ATO5 ha registrato il numero più elevato, con circa 279.170 utenti, confermando le persistenti difficoltà legate alla riduzione delle portate delle sorgenti, conseguente alle modifiche strutturali delle falde acquifere determinate dal sisma del 2016, nell'ATO2, le attivazioni hanno interessato un totale di oltre 222.000 utenti. Nell'ATO3, invece, sono stati coinvolti dall'attivazione di fonti integrative oltre 29.000 utenti.

In Umbria, le criticità si sono limitate a interventi puntuali di rifornimento con autobotti, per un totale di circa 6.150 utenti distribuiti tra diversi comuni. Non sono state riportate altre misure restrittive. Complessivamente, il quadro distrettuale evidenzia un incremento delle criticità rispetto al bimestre precedente, con una prevalenza di interventi di approvvigionamento alternativo nelle Marche e nel Lazio e una significativa incidenza di misure di turnazione e riduzione di pressione in Abruzzo.

Nel medesimo bimestre, le criticità nella distribuzione hanno riguardato anche il servizio irriguo a seguito di carenze nella disponibilità idrica delle fonti e degli invasi e di alcune fragilità delle infrastrutture.

Come riportato dai Consorzi di bonifica, nei mesi di luglio e agosto le problematiche riscontrate hanno riguardato la maggior parte dei distretti irrigui con maggiori criticità segnalate dal Consorzio Lazio Sud-Ovest dal Consorzio Val di Chiana Romana e Val di Paglia, dal Consorzio Lazio Centro e dal Consorzio Etruria Meridionale e Sabina che hanno tutti registrato importanti insufficienze idriche nei prelievi.

Inoltre, risultano rilevanti i casi in cui sono stati segnalati volumi di invaso inadeguati (Consorzio Lazio Sud Ovest, Consorzio Etruria Meridionale e Sabina e Consorzio Litorale Nord). Infine, risultano numerose segnalazioni di criticità nella distribuzione di risorsa idrica legate a deficit infrastrutturali degli impianti (Consorzi Marche, Lazio Centro, Tevere Nera, Etruria Meridionale e Sabina), che evidenziano la necessità di porre in essere interventi di manutenzione straordinaria, volti a eliminare le fragilità dei sistemi di distribuzione.

Il bimestre luglio–agosto è stato moderatamente piovoso su tutta l'area del distretto, tuttavia, a causa delle elevate temperature estive e del deficit pluviometrico accumulato dai mesi precedenti, l'incremento delle precipitazioni non si è tradotto in un miglioramento della severità idrica. Nel corso delle prime settimane di settembre, il territorio del Distretto dell'Appenino Centrale è stato interessato da condizioni meteorologiche prevalentemente stabili, senza apporti pluviometrici significativi salvo nella settimana dal 6 al 12 settembre. L'assenza di precipitazioni e le elevate temperature non hanno migliorato il quadro estivo della fine di agosto mostrando invece un lieve peggioramento rispetto alla severità registrata dall'Osservatorio nella seduta del 24 luglio scorso.

Per la Toscana la severità idrica si conferma NORMALE, senza variazioni rispetto al bimestre luglio–agosto.

Nelle Marche, la situazione presenta elementi differenziati: l'ATO1 evidenzia un trend di peggioramento, pur rimanendo ad un livello di severità BASSA; si confermano BASSI anche i livelli delle severità negli ATO2 e 3; permangono a un livello MEDIO l'ATO4 e l'ATO5, quest'ultimo con segnali di miglioramento.

Per l'Abruzzo la situazione si mantiene sostanzialmente stabile: severità BASSA negli ambiti Aquilano, Pescarese e Teramano; anche il Peligno-Alto Sangro permane a un livello di severità BASSA, ma evidenziando una tendenza al peggioramento. Severità MEDIA, invece, nel Marsicano e nel Chietino, in quest'ultimo è confermato il trend in peggioramento delle ultime settimane.

In Umbria, gli apporti complessivi del mese di settembre hanno contribuito a contenere il calo delle risorse. La severità idrica regionale resta di livello MEDIO, ma con un trend in miglioramento. Tuttavia, il livello del Lago Trasimeno rimane critico, con un valore di circa –1,62 m sullo zero idrometrico registrato alla stazione di Monte del Lago.

Nel Lazio, gli apporti pluviometrici significativi della seconda settimana di settembre non hanno prodotto effetti rilevanti. Le scarse precipitazioni del mese insieme alle elevate temperature, non hanno determinato miglioramenti nelle criticità idriche rispetto allo scorso bimestre. In particolare, la severità dell'ATO2-Roma Città Metropolitana permane a livello MEDIO, e quella dell'ATO5 resta a livello ALTO.

Nel complesso, la severità idrica distrettuale si conferma di livello MEDIO, con dinamiche localmente differenziate che richiedono monitoraggio continuo e misure gestionali mirate, in particolare negli ambiti con fragilità strutturali e nei territori più esposti.

Si conferma la necessità di mantenere un monitoraggio costante della situazione idrica, sia a livello distrettuale che locale, al fine di cogliere tempestivamente eventuali peggioramenti e attivare interventi mirati a contenere l'innalzamento della severità. Parallelamente, resta fondamentale mantenere e, ove possibile, rafforzare le misure di risparmio idrico, così da salvaguardare le risorse disponibili e mitigare gli impatti sugli usi potabili, agricoli, industriali e ambientali, particolarmente sottoposti alla scarsità idrica e alle alte temperature del periodo estivo appena concluso.

Come previsto dal Protocollo d'Intesa con il MASE, in caso di severità MEDIA, l'Osservatorio mantiene il ruolo di Cabina di Regia per la gestione della crisi idrica, con il compito di monitorare costantemente la situazione e suggerire le misure necessarie alla riduzione degli impatti della siccità.

Le misure delle disposizioni dei sindaci dei Comuni, e la loro efficace attuazione per un corretto e responsabile uso della risorsa idrica, rimangono prioritarie. Contestualmente occorre continuare ad assicurare le necessarie attività di controllo sul territorio.

Aggiornamento del 28/11/2025

Durante la settimana dal 22 al 28 novembre 2025, nel Distretto idrografico dell'Appennino Centrale si sono verificate precipitazioni superiori rispetto alle settimane precedenti. In particolare, nelle giornate del 24 e 25 novembre si sono registrati intensi rovesci in tutte le Regioni del Distretto, a eccezione delle Marche, dove il valore massimo di intensità è stato raggiunto il 22 novembre. I valori medi delle precipitazioni cumulate giornaliere sono stati compresi tra 20 e 30 mm, concentrati in poche ore. Tali eventi, pur caratterizzati da apporti significativi, sono risultati di scarsa efficacia infiltrativa: la concentrazione temporale e la localizzazione dei rovesci hanno favorito il ruscellamento superficiale, determinando incrementi temporanei dei deflussi e, in alcuni casi, innalzamenti dei livelli negli invasi, senza tuttavia contribuire in maniera sostanziale alla ricarica delle falde o all'aumento delle portate sorgentizie.

Le condizioni termiche si sono mantenute in linea con il normale andamento stagionale, senza particolari anomalie. La problematica di fondo, più volte evidenziata nel monitoraggio della severità idrica distrettuale, relativa alla riduzione complessiva delle precipitazioni medie nel lungo periodo e alla tipologia degli eventi, particolarmente intensi ma localizzati nel tempo, continua a impattare negativamente, e in modo progressivo, sul Sistema Idrico Integrato, rendendo maggiormente suscettibili alle crisi idriche soprattutto i territori più sensibili. La severità idrica distrettuale si mantiene su un livello complessivamente MEDIO, anche grazie al costante intervento con idonee misure di contrasto dei Gestori del Servizio Idrico Integrato.

In Toscana, si è registrato un episodio intenso il 24 novembre (cumulata media giornaliera di circa 25 mm) e ulteriori episodi meno intensi nella giornata del 25 novembre. Si conferma una severità idrica NORMALE, anche in virtù degli apporti abbondanti registrati nei mesi precedenti.

Nella Regione Marche, a partire da sabato 22 novembre (cumulata media giornaliera regionale di circa 28 mm), la situazione meteorologica è risultata più dinamica rispetto ai mesi di settembre e ottobre, con precipitazioni più rilevanti e ulteriori più moderate il 24 e il 25 novembre. Le piogge hanno determinato un aumento dei deflussi superficiali e un incremento dei volumi presso alcuni invasi; tuttavia, per quanto riguarda le sorgenti, sarà necessario verificare nelle prossime settimane la possibile risalita delle portate, con una risposta presumibilmente eterogenea sul territorio. Al momento, rimane invariato il quadro delle severità idriche degli ATO.

Anche in Abruzzo la settimana è stata caratterizzata da un episodio più significativo il 25 novembre (cumulata media giornaliera regionale di circa 20 mm) e uno più moderato nella giornata del 24 novembre con circa 13 mm di cumulata media giornaliera. Nel complesso, tali precipitazioni non hanno determinato variazioni significative nelle portate, che restano coerenti con la situazione già descritta nelle settimane precedenti.

In Umbria le precipitazioni della settimana, con un picco significativo il 25 novembre (cumulata media giornaliera di circa 30 mm), non hanno prodotto modifiche apprezzabili nel quadro delle portate sorgentizie o piezometriche, a causa delle già evidenziate caratteristiche di inefficacia degli eventi precipitativi. Il livello del Lago Trasimeno, misurato alla stazione di Monte del Lago (Magione) il 27 novembre 2025, si attesta a circa –1,66 m rispetto allo zero idrometrico di riferimento, facendo segnare solo un modesto miglioramento, non strutturale, rispetto alla settimana precedente.

Nel Lazio si sono registrate precipitazioni significative solo nelle giornate del 24 e 25 novembre, con cumulate medie giornaliere regionali rispettivamente di circa 26 mm e 27 mm. Tali apporti, pur elevati, come in molte altre aree del Distretto, anche qui sono stati caratterizzati da intensità e durate limitate, risultando scarsamente efficaci ai fini della ricarica delle falde e delle sorgenti. Il quadro complessivo delle severità idriche rimane invariato rispetto alla settimana precedente. L'ATO 2–Roma, Città Metropolitana permane in severità MEDIA.

Nella tabella seguente si riportano livelli delle severità dei singoli Ambiti Territoriali Ottimali del Distretto:

RegioneAmbito OttimaleLivello Severità idricaTrend
ToscanaTerritorio ricadente nel DistrettoNORMALE
MarcheATO1MEDIO
ATO2BASSOpeggioramento
ATO3MEDIO
ATO4ALTO
ATO5MEDIOpeggioramento
AbruzzoSub-ambito AquilanoBASSOpeggioramento
Sub-ambito MarsicanoMEDIO
Sub-ambito Peligno Alto SangroBASSOpeggioramento
Sub-ambito PescareseMEDIO
Sub-ambito TeramanoBASSOpeggioramento
Sub-ambito ChietinoMEDIOpeggioramento
UmbriaATO unicoMEDIO
LazioATO1BASSO
ATO2MEDIO
ATO3BASSO
ATO4BASSO
ATO5ALTO

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico dell'Appennino Meridionale

Stato severità MEDIA tendente ad ALTA, con situazioni differenziate per territori e comparti d'uso – Bollettino del 23/09/2025

A seguito della seduta dell'Osservatorio sugli utilizzi idrici dell'Appennino Meridionale del 23 settembre u.s., si riporta di seguito la sintesi dello scenario di severità idrica per il comparto potabile e per il comparto irriguo.

I dati disponibili e le analisi condotte per i principali schemi idrici distrettuali hanno consentito di rilevare la presenza di situazioni di significativa criticità.

In particolare, si è rilevato che:
i) invasi del sistema Acque del Sud lucano: al momento l'evoluzione della disponibilità evidenzia un grado di criticità elevato tanto per l'invaso di Monte Cotugno quanto per l'invaso del Pertusillo;
ii) invasi dello schema Ofanto, attualmente si riscontra una disponibilità di circa 44 Mm3 con un surplus di circa 0,35 Mm3 rispetto al periodo omologo dello scorso anno, dovendosi rilevare che allo stato è stata completata l'erogazione a fini irrigui;
iii) schema Fortore (Occhito), i dati disponibili evidenziano un deficit di circa 13,50 Mm3 rispetto al periodo omologo dello scorso anno, con una forte criticità per l'approvvigionamento irriguo;
iv) schema Sele-Calore, i dati disponibili consentono di rilevare un ritardo nel processo di ricarica degli acquiferi interessati, con un deficit di portata, rispetto alla media storica, di circa 1.100 l/s per le sorgenti di Cassano Irpino e di circa 750 l/s per la sorgente Sanità di Caposele, con valori della media di luglio in linea con quanto registrato nel 2017; il dato ultimo disponibile, aggiornato al 3 settembre, riporta per la sorgente Sanità un valore di 2.969 l/s (3.425 l/s al 03/09/2024); per il gruppo sorgivo di Cassano Irpino il valore aggiornato al 3 settembre è pari a 1.332 l/s (1.908 l/s al 03/09/2024); Dall'ultima seduta del Tavolo Tecnico per i Trasferimenti Campania-Puglia l dato aggiornato delle sorgenti di Cassano Irpino risulta pari a circa 1.310 l/s;
v) schemi Campania, si evidenziano situazioni di potenziale criticità, differenziate su base territoriale; in particolare, si rilevano situazioni critiche per il comparto potabile nelle province di Avellino e Benevento, mitigate dalla ripartizione della risorsa condivisa in seno ai Tavoli Tecnici operativi per i trasferimenti Campania-Puglia e Molise-Campania (Biferno); per i restanti schemi acquedottistici regionali si evidenzia una riduzione delle portate disponibili rispetto alla media; l'intesa raggiunta con la Regione Lazio per l'incremento, al momento temporaneo, del prelievo dal fiume Gari sino ad un massimo di 600 l/s ha consentito di stabilizzare l'approvvigionamento dei sistemi connessi alla G.A.P.I.R., in uno con gli interventi avviati dai gestori; il dato ultimo disponibile, aggiornato al 14 settembre, riporta per la sorgente Acquaro-Pelosi un valore medio di 370 l/s (482 l/s al 30/09/2024), mentre per Urciuoli il valore medio è pari a 1.126 l/s (1.178 l/s al 30/09/2024).
vi) schemi Abruzzo, si rileva un grado di severità idrica che risulta essere BASSA tendente a MEDIA per l'area del Fucino (sub-ambito marsicano) e MEDIA tendente ad ALTA per le aree del chietino;
vii) schemi Lazio, viene indicata, anche in previsione futura, una situazione di complessiva severità idrica MEDIA tendente ad ALTA per il territorio dell’'ATO 5 Frosinone;
viii) area calabrese, si conferma la severità idrica ALTA per le province di Reggio e Crotone, oltre che per alcuni schemi del cosentino funzionalmente collegati al crotonese, in considerazione dello stato di emergenza attualmente in atto, mentre la severità idrica risulta MEDIA per il restante territorio regionale;
ix) schemi idrici lucani, si conferma la severità idrica ALTA per lo schema Basento-Agri-Camastra, per n. 11 comuni della provincia di Potenza serviti dallo schema Vulture-Melfese, che presenta come prevalente fonte di approvvigionamento lo schema interregionale Sele-Calore, e per tutti i comuni serviti dallo Schema Collina Materana, che hanno come prevalente fonte di approvvigionamento le sorgenti del Frida; inoltre, risulta MEDIA per il restante territorio regionale; per quanto attiene lo schema Basento-Camastra, in considerazione dello stato di emergenza attualmente in atto si conferma la severità idrica ALTA, pur dovendosi riscontrare un significativo incremento della disponibilità all'invaso rispetto allo stesso periodo del 2024.
x) schemi idrici molisani, le informazioni ricevute da Molise Acque sulle condizioni di disponibilità idrica e la valutazione dello SPI-Standardized Precipitation Index indica un grado di severità idrica MEDIA tendente ad ALTA; Il dato ultimo disponibile, aggiornato all'8 settembre, riporta per le sorgenti del Biferno un valore medio di 1.153 l/s (1.317 l/s al 08/09/2024).

Per quanto attiene lo SPI, le valutazioni confermano l'evidenza, alle diverse scale temporali di analisi, di una situazione di maggiore deficit idrico nelle aree interne e nei bacini sottesi ad alcune delle dighe attualmente in condizioni critiche.

In sintesi, per il comparto potabile, il livello di severità idrica risulta:
– ALTO per la Puglia, il Lazio, le province di Crotone e Reggio Calabria, per lo schema Basento-Camastra-Agri, le province di Avellino e Benevento, n. 11 comuni in Basilicata serviti dallo schema Vulture-Melfese e per i 33 comuni in provincia di Matera serviti dallo Schema Collina Materana;
– MEDIO tendente ad ALTO per il Molise, la provincia di Salerno e la provincia di Chieti;
– MEDIO per la Basilicata (ad eccezione dello schema Basento-Camastra-Agri e degli 11 comuni dello schema Vulture-Melfese e di quelli dello Schema Collina Materana), la Calabria (ad eccezione delle province di Reggio Calabria e Crotone), le province di Caserta e Napoli, il sub-ambito marsicano (Abruzzo).

Per il comparto irriguo, lo scenario di severità idrica è ALTO per la Basilicata, la Calabria, il Lazio e la Puglia, ed è MEDIO per il restante territorio distrettuale.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico della Sardegna

Stato severità MEDIA – Bollettino dei serbatoi artificiali del Sistema Idrico Multisettoriale della Sardegna di ottobre 2025

Al 31 ottobre 2025 il SIMR-Sistema Idrico Multisettoriale Regionale, attraverso il sistema degli invasi, disponeva di un volume invasato di 671 milioni di metri cubi d'acqua, pari a circa il 36,8% del volume utile di regolazione autorizzato. Il valore del volume idrico invasato al 31 ottobre 2025 ha subito una diminuzione, pari a 45 milioni di metri cubi, rispetto al volume invasato al 31 agosto 2025.

Per quanto riguarda l'indicatore di stato per il monitoraggio e il preallarme della siccità dell'intera Isola relativo al mese di ottobre 2025, si registra una condizione di "pericolo" o "allerta", con un valore dell'indicatore sullo stato delle risorse invasate in relazione alla domanda allacciata di 0,21, che, essendo compreso tra 0,15 e 0,3, corrisponde a uno scenario di severità idrica MEDIA.

In merito a situazioni locali, si evidenzia, anche per il mese di ottobre 2025, lo stato di severità idrica ALTA del Sistema Idrico dell'Alto Cixerri. Per il suddetto sistema, al quale appartengono gli invasi di Punta Gennarta e di Medau Zirimilis, il volume invasato al 31 ottobre 2025 è stato pari a circa 1,37 Mm3 corrispondente a circa il 7% del volume utile di regolazione autorizzato. L’'indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Alto Cixerri al 31 ottobre 2025 è stato pari a 0,13, corrispondente al livello di emergenza e ad uno scenario di severità idrica ALTA. Occorre evidenziare che il valore dell'indicatore è in parte influenzato dai lavori in corso sulla diga di Medau Zirimilis (attività di impermeabilizzazione del paramento di monte finanziata con fondi PNRR) che hanno reso necessario un progressivo svuotamento del lago. Come stabilito dal Comitato Istituzionale dell’'Autorità di Bacino della Sardegna, l’'approvvigionamento delle utenze allacciate al suddetto invaso verrà garantito con l’'interconnessione Flumendosa-Cixerri.

In merito al Sistema Nord Occidentale, si osserva che al 31 ottobre 2025 si aveva un volume invasato pari a circa 107 Mm3 corrispondente a circa il 32% del volume utile di regolazione autorizzato, quest’ultimo pari a 333,42 Mm3. L’'indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Nord Occidentale al 31 ottobre 2025 è stato pari a 0,20, corrispondente al livello di pericolo e ad uno scenario di severità idrica MEDIA. Si osserva, altresì, che nell'ambito di tale Sistema, il Sub-Sistema costituito dagli invasi di Temo, Cuga e Bidighinzu è in condizioni più critiche. Ad essi è allacciata una domanda idropotabile media annua pari a circa 21 Mm3 (Acquedotti Temo e Bidighinzu) non alimentabile da risorse alternative. Il volume invasato al 31 ottobre 2025 nel richiamato Sub-Sistema è stato pari a circa 6,4 Mm3 corrispondente a circa il 5,9% del volume utile di regolazione autorizzato, quest'ultimo pari a 108,9 Mm3. L'indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sub-Sistema Temo-Cuga-Bidighinzu al 31 ottobre 2025 è stato pari a 0,18, corrispondente al livello di emergenza e ad uno scenario di severità idrica MEDIA.

Per quanto riguarda il Sistema Ogliastra, al quale appartengono gli invasi di Bau Muggeris e di Santa Lucia, si evidenzia che alla data del 31 ottobre 2025 il volume invasato è stato pari a circa 45,7 Mm3 rispetto a quello utile di regolazione autorizzato pari a 59,72 Mm3. L’'indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Ogliastra al 31 ottobre 2025 è stato pari a 0,53, corrispondente al livello di regime ordinario e a uno scenario di NON SEVERITÀ IDRICA.

Relativamente al sistema dell'Alto Taloro, al quale appartengono gli invasi di Olai e Govossai gestiti da Abbanoa SpA, gestore del Servizio Idrico Integrato, il volume invasato al 31 ottobre 2025 è stato pari a circa 7,9 Mm3 corrispondente a circa il 61,7% del volume utile di regolazione autorizzato. L'indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Alto Taloro al 31 ottobre 2025 è stato pari a 0,37, corrispondente al livello di vigilanza o preallerta e ad uno scenario di severità idrica BASSA.

Con riferimento al Sistema Posada, il volume invasato al 31 ottobre 2025 nell'invaso di Maccheronis è stato pari a circa 1,8 Mm3, corrispondente a circa il 7,8% del volume utile di regolazione autorizzato. L'indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Posada al 31 ottobre 2025 è stato pari a 0,13, corrispondente al livello di pericolo e ad uno scenario di severità idrica ALTA. Il valore dell'indicatore di stato del Sistema Posada risente anche del fatto che nel processo di simulazione è stato considerato un volume di regolazione che non tiene conto delle limitazioni d'invaso imposte dal MIT Ufficio Dighe.

In merito al sistema Alto Coghinas, al quale appartengono gli invasi di Monte Lerno e di Sos Canales, si evidenzia che al 31 ottobre 2025 il volume invasato era pari a 15 Mm3 corrispondente a circa il 39,5% del volume utile di regolazione autorizzato. Occorre segnalare che nell'invaso di Monte Lerno insiste una forte limitazione di invaso, pari a circa il 50% della capacità massima autorizzabile, imposta dall'Ufficio Dighe di Cagliari del MIT. L'indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sistema Alto Coghinas al 31 ottobre 2025 è stato pari a 0,25, corrispondente al livello di pericolo e ad uno scenario di severità idrica MEDIA.

Occorre segnalare, inoltre, che a causa del ridotto volume disponibile nel Sub-Sistema Medio Flumendosa, costituito dagli invasi Flumendosa a Capanna Silicheri, Flumendosa a Nuraghe Arrubiu e Mulargia a Monte Su Rei, che alla data del 31 ottobre 2025 era pari a circa 173 Mm3 a fronte di un volume utile di regolazione autorizzato pari a circa 584,1 Mm3, l'ente regionale ENAS, gestore del SIMR, ha avviato, su disposizioni del Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino, il trasferimento di risorsa idrica dal Sistema Tirso, avente al 31 ottobre 2025 un volume invasato pari a circa 185 Mm3 corrispondente al 44% del volume utile di regolazione autorizzato, al fine di ridurre i prelievi dal Sistema Flumendosa per salvaguardare gli utilizzi idropotabili pluriennali e al contempo permettere il soddisfacimento quasi integrale della domanda agrozootecnica. L'indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità del Sub-Sistema Medio Flumendosa al 31 ottobre 2025 è stato pari a 0,15, corrispondente al livello di emergenza e ad uno scenario di severità idrica MEDIA.

Si segnala, infine, che il Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino della Sardegna, nella seduta del 14.05.2025, ha deliberato in merito alle assegnazioni dei volumi idrici del SIMR per SIMR per i comparti idropotabile, agrozootecnico e industriale.

Si ribadisce che la Giunta Regionale, con Deliberazioni n. 27/1 del 30/07/2024 e n. 51/10 del 18/12/2024, ha dichiarato lo "stato di emergenza in relazione al rischio derivante dalla situazione di deficit idrico in atto nel territorio della Regione Sardegna".

Si precisa, inoltre, che lo stato di consistenza dei volumi invasati, aggiornato al 31 marzo 2025, il confronto di quest'ultimo con gli scenari pregressi (sino a partire dall'anno idrologico 2000–2001), i valori dei citati indicatori ecc., sono informazioni rese disponibili, a passo mensile, nel Sistema Web-GIS raggiungibile al link disponibile qui.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Osservatorio del Distretto idrografico della Sicilia

Stato severità ALTA – Sedute del 07-08/05/2025 e aggiornamento del 03/11/2025

A conclusione degli incontri del 7 e 8 maggio u.s., l'Osservatorio distrettuale per gli utilizzi idrici del Distretto idrografico della Sicilia ha confermato per l'intero distretto lo stato complessivo di severità idrica ALTA.

Aggiornamento del 03/11/2025

In termini di severità idrica, si conferma lo stato complessivo di severità idrica ALTA evidenziato negli incontri dell'Osservatorio dello scorso 7 e 8 maggio.

Ulteriori dettagli sono disponibili qui.

 

Sintesi condivisa del Gruppo tecnico per le previsioni mensili e stagionali, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile

Sintesi relativa all'incontro del 24/10/2025

Aggiornamento previsioni meteo a lungo termine

La fase finale del mese di ottobre e l'inizio di novembre vedranno il passaggio di alcune perturbazioni atlantiche che interesseranno maggiormente il Nord e i nostri settori di Ponente. Successivamente è attesa una fase moderatamente più stabile in particolare al Centro-Sud. Prevalgono, complessivamente, per le prossime tre-quattro settimane segnali di precipitazioni intorno le medie del periodo con alcuni segnali specifici di maggiori piogge al Nord e meno all'estremo Sud. Per le temperature è generalizzato un segnale superiore alle medie del periodo.

Sul lungo periodo (novembre-dicembre-gennaio) i segnali proposti dai vari enti per le precipitazioni sono più discordanti sinonimo di situazione di bassa predicibilità con associata una forte variabilità termica intorno le medie. Non vengono escluse possibili irruzioni più fredde specie nella seconda parte nel periodo analizzato. Emerge fra gli enti una leggera preferenza per segnali di precipitazioni nelle medie del periodo.

 

Archivio delle sintesi degli stati di severità idrica nazionale, a partire dal 28/07/2022