Istituto Superiore per la Protezione
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Acqua Alta a Venezia - Aggiornamento del 16/11/2019

E' stata di 117 cm la punta massima di Marea registrata a Venezia, Punta della Salute, intorno a mezzanotte. Un ulteriore picco secondario di 99 cm è stato registrato nella tarda mattinata odierna intorno alle 11.30. Confermate le previsioni di correnti sciroccali in Adriatico a partire dalla prossima nottata. Quindi ancora previsioni critiche per la marea a Venezia per la nottata e per la mattinata di domani, domenica 17. 130 cm sono previsti a Punta della Salute per le 02.10 e 155 cm per le 11.30 di domattina.

Aggiornamento del 15/11/2019

156 cm la punta massima registrata oggi alle 11.40 presso la stazione Ispra di Punta della Salute a Venezia. Nella giornata di ieri la previsione rilasciata da Ispra era stata di 157 cm per le 11.20. La persistenza dello scirocco, che dalle 3 di questa mattina soffia alle bocche lagunari con intensità costante, è alla base di questo ulteriore rialzo significativo della marea. Ulteriori picchi sopra i 110 cm sono previsti per stasera intorno alle 23.40 e intorno alle 03.00 di domenica. Degna di attenzione è la situazione per tutta la giornata di domenica per il transito di una nuova perturbazione che porterà ancora correnti sciroccali in Adriatico a partire dalla nottata tra sabato e domenica. Possibili ulteriori rialzi significativi potranno verificarsi nella tarda mattinata di domenica con punte massime superiori ai 120 cm.


"Serve fare un aggiornamento delle strategie messe in campo per contrastare questi fenomeni e per difendere al meglio la citta'". Lo ha spiegato all'Agi, Maurizio Ferla, ricercatore dell'Istituto Superiore per la Protezione e al Ricerca sull'ambiente e dirigente del Centro Nazionale Coste a proposito della nuova ondata di acqua alta che da questa mattina ha colpito la citta' e che, dalle proiezioni, sembra continuera' anche nei prossimi giorni.
"Il rischio ora e' che continui anche la prossima settimana con picchi ripetuti sopra i 120 centimetri. Non sarebbe la prima volta, ma certo e' un grande stress per la citta' e per le persone che ci vivono". L'acqua alta mette infatti fortemente alla prova la fragilita' della citta' sorta proprio nel cuore della laguna. "Questi fenomeni - ha spiegato - hanno ripercussioni dirette su tutti i sistemi, economici, commerciali, e anche di approvvigionamento elettrico ed energetico e non interessano solo la citta' ma, quando ci sono situazioni come quella odierna e' tutta la costa che va dalla Foce del Po a Ovest e fino a Monfalcone a Est a essere messa alla prova".

L'acqua alta non e' infatti una sfida solo per Venezia ma tutto il litorale settentrionale adriatico risente per questa situazione. "Il mare spinto dal vento erode i litorali sabbiosi e crea una serie di problemi non indifferenti" aggiunge Ferla. Negli ultimi anni questo fenomeni sono sempre piu' frequenti. "Basta guardare le statistiche. Fino agli anni '90 avevamo in media 6 o al massimo 8 episodi di acqua alta all'anno. Oggi la media e' salita a 10-12 episodi con un picco eccezionale anche di 18. Siamo di fronte a cambiamenti importanti delle dinamiche del mare cui occorre saper far fronte. Inoltre - ha aggiunto Ferla - le proiezioni elaborate dal Centro Euromediterraneo per i Cambiamenti climatici (Cmcc) mostrano un incremento dei livelli del mare di circa 9 centimetri entro il 2030, cioe' tra appena una decina di anni. Significa che dovremo far fronte a eventi sempre piu' frequenti e importanti sotto il profilo dell'altezza della marea". Davanti a questi scenari gli interventi in difesa della citta' sono di due ordini: uno che riguarda le maree fino ad un'altezza di circa 60 centimetri, che dovrebbero essere contrastate con misure di chiusura degli accessi a mare della rete fognaria e di isolamento delle singole aree della citta' con difese mobili. Per quelle piu' elevate dovrebbe pensarci il Mose, il sistema di 78 dighe mobili che, una volta ultimato, dovrebbe entrare in funzione e isolare la laguna di Venezia dal resto del Mare Adriatico fermando cosi' l'acqua alta. Per la sua entrata in funzione si deve pero' ancora attendere. "Le difese di Venezia contro questi fenomeni sono stati concepiti almeno una quarantina di anni fa. In questo lasso di tempo la sfida dei mutamenti climatici e' diventata quanto mai concreta e attuale. Credo che Venezia meriti un ulteriore approfondimento" ha concluso.