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Caldo afoso, siccità e troppi incendi. Ispra: “L’avifauna è a rischio, bisogna intervenire sulla caccia”

Temperature massime molto elevate, periodi di siccità prolungati e troppi incendi: Un mix distruttivo per l’avifauna che ha portato l’Ispra a suggerire, con una nota, di limitare la caccia su tutto il territorio nazionale, in particolare in quelli interessati da incendi e condizioni climatiche estreme nel corso dall’attuale stagione estiva. “Seguendo il principio di precauzione, spiega l’ISPRA, in occasione della prossima apertura della stagione venatoria, vanno assunti provvedimenti cautelativi atti a evitare che le popolazioni in condizioni di particolare vulnerabilità possano subire danni”. Nello specifico, richiamando quanto previsto dalla legge n. 157/92, art. 19, comma 1, l’Istituto consiglia di adottare alcune misure per limitare la caccia di addestramento, la caccia agli uccelli acquatici e alle specie stanziali. “L’esercizio dell’attività venatoria a carico di alcune specie, precisa l’ISPRA, può rappresentare un ulteriore motivo di aggravamento delle condizioni demografiche delle popolazioni interessate, non solo nelle aree percorse dagli incendi, ma anche nei settori limitrofi e interclusi, soprattutto quando l’azione del fuoco ha interessato percentuali importanti di un’area (oltre il 30%) e quando gli incendi si sono succeduti nell’arco degli ultimi anni negli stessi comprensori”.

Alessandra Lasco