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Le reti ecologiche nella pianificazione territoriale ordinaria.

Il documento, realizzato in collaborazione con il Dipartimento Città e Territorio dell’Università di Palermo, contiene i risultati del primo censimento a scala nazionale sul grado di traduzione del concetto di rete ecologica nelle prassi pianificatorie, con particolare attenzione ai Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale. Parallelamente è stata condotta un’analisi sulla realtà normativa regionale, perché a quest’ultima è affidato sia il compito operativo della perimetrazione dei SIC e ZPS e della predisposizione dei piani di gestione delle aree Rete Natura 2000, sia perché costituisce l’unità territoriale minima in grado di legiferare in tale materia.
Il lavoro si articola partendo dal livello provinciale di analisi, da sempre immaginato come ottimale per interpretare correttamente un percorso pragmatico di rete ecologica. Tale scelta ha consentito di allestire un primo monitoraggio sullo stato di avanzamento del recepimento del concetto di rete ecologica negli strumenti di pianificazione ordinaria (preordinato come permanente) e sulle eventuali criticità che il sistema di governo del territorio evidenzia per tale tematica, restituendo un’immagine appropriata circa l’evoluzione dello specifico fenomeno tecnico-culturale nei diversi contesti del nostro Paese.
Con l’obiettivo, dunque, di realizzare un primo bilancio della situazione italiana, l’attività della ricerca si è sviluppata attraverso la verifica del livello e delle forme di declinazione concettuale e normativa delle reti ecologiche; l’analisi del livello di strutturazione di tale tematica all’interno degli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale e l’approfondimento delle modalità con cui avviene tale processo di strutturazione. I risultati di questa fase di studio sono stati organizzati in un database aperto e aggiornabile, progettato per rendere le informazioni facilmente fruibili e gestibili. Il lavoro è corredato, inoltre, da un’adeguata bibliografia di base indicizzata che, oltre ad essere un utile riferimento per eventuali approfondimenti sull’argomento, rappresenta uno strumento per possibili evoluzioni del presente studio.

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ISPRA
Rapporti
116/2010
978-88-448-0450-3