Istituto Superiore per la Protezione
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European Forest Fire Information System (EFFIS)

La mappatura delle aree bruciate su scala europea

L’European Forest Fire Information System (EFFIS), nasce nel 1998, da un’iniziativa di ricerca europea del Joint Research Center (JRC), per l'implementazione di metodi avanzati per la valutazione del pericolo di incendi boschivi e la mappatura delle aree bruciate su scala europea, divenendo successivamente operativo a partire dal 2000.

Frutto della collaborazione tra gli Stati membri dell’Unione Europea (EU), EFFIS è un sistema che fornisce una piattaforma finalizzata ad uno scambio ampio ed intensivo di dati e informazioni relative al monitoraggio e alla mappatura degli incendi boschivi, e ai loro effetti sull’ambiente [San-Miguel-Ayanz et al., 2012; Camia et al., 2014]. Ad oggi collaborano all’intero progetto esperti provenienti da 43 paesi tra Europa, Medio Oriente e Nord Africa. Inoltre, dal 2015, è una delle tre componenti del programma Copernicus Emergency Management Services (EMS) dell’EU.

EFFIS è un sistema informativo geografico che fornisce sia informazioni storiche che quasi in tempo reale sugli incendi boschivi per le regioni europee, mediorientali e nordafricane. Il monitoraggio effettuato da EFFIS consiste nel seguire ogni incendio nell’intero ciclo vitale, fornendo informazioni anche sulle condizioni pre-incendio e post- incendio (Rapid Damage Assesment) e una valutazione sui danni post-incendio. Un altro strumento a sostegno del monitoraggio degli incendi fornito da EFFIS è il modulo “Fire News”, una piattaforma web gis che geolocalizza tutte le informazioni relative agli incendi boschivi pubblicate su Internet in qualsiasi lingua europea. Sul piano tecnico, l’intero sistema di monitoraggio e valutazione degli impatti degli incendi viene generato attraverso il processamento dei dati satellitari acquisiti da sensori di tipo ottico multispettrale. L’analisi da remoto di EFFIS è attiva dal 2003 grazie ai dati acquisiti dal sensore Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS), presente a bordo dei satelliti del programma National Aeronautics and Space Administration (NASA) Earth Observing System (EOS) Terra (EOS AM) e Aqua (EOS PM) e, in seguito, anche dal sensore Visible Infrared Imaging Radiometer Suite (VIIRS) installato a bordo dei satelliti del programma National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) Joint Polar Satellite System (JPSS) SUOMI NPP e NOAA-20. Un grande avanzamento metodologico è avvenuto nel 2017, due anni dopo l’entrata in orbita dei satelliti Sentinel-2 equipaggiati con sensore Multi Spectral Instrument (MSI). Questi sensori, infatti, hanno permesso di migliorare notevolmente la risoluzione spaziale dei dati elaborati da EFFIS, consentendo l’individuazione anche di superfici bruciate con dimensioni inferiori a 30 ettari. È stato stimato che grazie all’impiego dei dati Sentinel-2 MSI dal 2019, EFFIS abbia migliorato la capacità di riconoscimento delle aree bruciate con una dimensione minima degli incendi di circa 5 ha, passando dall’80% al 95% delle superfici riconosciute come percorse da incendio annualmente in Europa [San-Miguel-Ayanz and et al., 2022].

Il sistema EFFIS effettua e rende disponibili stime annuali relative alle superfici bruciate, al numero di incendi e anche alle coperture di suolo percorse da incendio, con una valutazione delle coperture naturali basata su dati Copernicus Corine Land Cover (CLC) rilasciato nel 2018. Il dataset spazializzato relativo alle aree percorse da incendio è disponibile sul portale corredato da grafici relativi agli andamenti presenti e passati per i vari paesi aderenti. Infine, EFFIS pubblica due rapporti relativi agli incendi di ciascun anno. Un primo rapporto è “l’Advance report on forest fires in Europe, Middle East and North Africa”, che riporta i dati registrati per queste regioni da EFFIS. Un secondo rapporto, è il “Forest Fire in Europe Europe, Middle East and North Africa” dove vengono riportate le stime annuali per queste regioni con i dati forniti anche dai diversi organi nazionali ufficiali che si occupano della problematica degli incendi nei diversi paesi. Nel caso dell’Italia, gli autori sono i Carabinieri del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari (CUFAA), Nucleo Informativo Antincendio Boschivo.

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Figura 1: Localizzazione delle superfici bruciate dal geo-portale EFFIS - European Forest Fire Information System