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Due strumenti finanziari a sostegno della Biodiversità: MED e LIFE

Tra i più importanti di strumenti di finanziamento che possono essere utilizzati per conseguire gli obiettivi Strategia dell’Unione Europea sulla biodiversità fino al 2020, e che vengono riproposti nella nuova programmazione 2014 – 2020 dei fondi U.E., vi sono il programma di iniziativa comunitaria LIFE e il programma di cooperazione transnazionale MED.

Sono appena scaduti (2 novembre 2015) i termini per la presentazione delle candidature di “progetti modulari” nell’ambito della prima call 2015 del Programma MED 2014-2020, programma transnazionale di cooperazione territoriale europea. L'impostazione transnazionale permette al programma di affrontare le sfide del territorio oltre i confini nazionali, come la gestione del rischio ambientale, commercio internazionale o corridoi di trasporto. Il programma, attraverso le call, invita a presentare progetti finalizzati alla costruzione di partenariati transnazionali volti a soddisfare gli obiettivi prioritari del programma nello spazio mediterraneo.

Ecco i tre Assi di priorità tematica previsti dal Programma:

  • asse 1: promozione delle capacità d’innovazione delle Regioni Mediterranee per una crescita intelligente e sostenibile;
  • asse 2: favorire le strategie a basse emissione di carbonio e l’efficacia energetica in specifici territori mediterranei (città, isole e territori remoti);
  • asse 3: protezione e promozione delle risorse naturali e culturali del Mediterraneo.

La programmazione MED 2014 - 2020 propone un approccio alla progettualità nuovo rispetto alla programmazione del ciclo precedente (2007 – 2013); si tratta di un approccio di tipo modulare articolato su tre fasi di sviluppo degli interventi.

I progetti modulari rispondono alla necessità di sfruttare in modo ottimale la diversità di competenze e di capacità di ogni struttura partner, offrendo loro una varietà di combinazioni operative piuttosto che di un modello operativo uniforme. Infatti un progetto modulare può essere composto da uno o più moduli in relazione alla strategia e agli obiettivi principali, ai risultati attesi, alle competenze e all'esperienza del partenariato. Tre i "moduli" individuati dal Programma MED:

  • modulo 1: studio (progettazione di approcci e strategie comuni a livello transnazionale);
  • modulo 2: verifica (testing di azioni pilota);
  • modulo 3: capitalizzazione (trasferimento, diffusione e capitalizzazione).

Il tema della tutela e della salvaguardia della biodiversità è stato sviluppato principalmente nell’ambito dell’asse prioritario 3, che mira a ridurre il possibile impatto delle attività umane sul patrimonio ambientale e culturale e di garantire una migliore protezione delle risorse naturali. In quest’asse tematico si sottolinea una particolare attenzione alle aree marine e costiere e alla gestione delle acque, che rappresentano le principali sfide nelle regioni mediterranee.

L’asse 3 ha previsto due Obiettivi Specifici (S.O.), il cui secondo (3.2) è stato quello specificatamente relativo al mantenimento della biodiversità e degli ecosistemi naturali, attraverso il potenziamento della gestione e della rete di collegamento tra le aree protette e un maggior coinvolgimento delle aree protette nelle strategie di sviluppo territoriale.

Durante la programmazione MED precedente sono stati sviluppati ben pochi progetti correlati alle tematiche dell’S.O. 3.2; pertanto la presenza di questo obiettivo tematico nella nuova programmazione dovrebbe garantire una maggiore capacità progettuale in relazione agli interventi finalizzati alla conservazione della biodiversità e degli ecosistemi naturali, rafforzando la gestione integrata e la messa in rete delle aree protette.

Ẻ importante sottolineare che anche l’asse prioritario 1 ha presentato ambiti di intervento correlati trasversalmente al tema della tutela della biodiversità, in particolare per quanto riguarda le attività relative alle sottotematiche: “Blue growth” (crescita blu) e “innovazione sociale”.

Per approfondimenti sulle politiche per la Blue growth consultare http://ec.europa.eu/maritimeaffairs/policy/blue_growth/index_it.htm.

Si è chiuso invece il 7 ottobre 2015 il termine ultimo per la presentazione dei progetti nell’ambito della call 2015 del Programma LIFE 2014 – 2020, lo strumento di finanziamento dell'UE per l'ambiente e l’azione per il clima. Il sottoprogramma per l’Ambiente comprende i settori prioritari “Ambiente e uso efficiente delle risorse”, “Natura e biodiversità” e “Governance e informazione in materia ambientale”.

In attesa di anticipazioni sulla call del 2016, può essere utile ricordare quali sono gli obiettivi del Work Programme a validità triennale (2014-2017) che sono coerenti con le finalità di tutela della biodiversità

L’obiettivo specifico dei progetti rientranti nel settore prioritario “Natura e biodiversità”, e nelle relative priorità tematiche di cui all’allegato III del regolamento LIFE, è «contribuire allo sviluppo e all’attuazione della politica e della legislazione dell’Unione in materia di natura e di biodiversità, compresa la strategia dell’Unione per la biodiversità fino al 2020, la direttiva 92/43/CEE del Consiglio (Direttiva Habitat) e la direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (Direttiva Uccelli), in particolare attraverso l’applicazione, lo sviluppo, la sperimentazione e la dimostrazione di approcci, buone pratiche e soluzioni».

I progetti in questo settore prioritario possono quindi applicare approcci, buone pratiche e soluzioni esistenti, oppure sviluppare, sperimentare e dimostrare nuovi approcci, buone pratiche e soluzioni. Per quanto riguarda i progetti rientranti nella priorità tematica “biodiversità”, invece, in generale sarà data priorità ai progetti pilota e dimostrativi, salvo diversa indicazione nei rispettivi temi dei progetti.

Le priorità tematiche in materia di biodiversità sono correlate alle azioni previste dalla Strategia dell’Unione Europea sulla Biodiversità, in particolare:

i)  attività volte a contribuire al conseguimento dell’obiettivo 2 della strategia (ripristinare e mantenere gli ecosistemi e i relativi servizi)

ii) attività volte a contribuire al conseguimento degli obiettivi 3 (incrementare il contributo dell’agricoltura e della silvicoltura al mantenimento e al rafforzamento della biodiversità), 4 (garantire lo sfruttamento sostenibile delle risorse alieutiche) e 5 (combattere le specie esotiche invasive).

I progetti che mirano alla realizzazione degli obiettivi indicati, dovranno avere le seguenti caratteristiche:

  1. Progetti volti a realizzare l’obiettivo 2 della strategia sulla biodiversità attraverso la sperimentazione e l’applicazione di approcci per:
  • la mappatura e la valutazione degli ecosistemi, compresi gli ecosistemi marini, e dei relativi servizi;
  • il ripristino degli ecosistemi, compresi gli ecosistemi costieri e marini, e dei relativi servizi;
  • lo sviluppo di metodologie per la valutazione e il pagamento dei Servizi Ecosistemici (inclusi i servizi materiali e immateriali);
  • i regimi di gestione innovativi, in particolare per i Servizi Ecosistemici legati all’acqua.
  1. Progetti che realizzano interventi mirati alle specie esotiche invasive mediante azioni che sperimentino e applichino approcci volti a:
  • impedire l’introduzione di specie esotiche invasive, in particolare affrontando i vettori involontari;
  • istituire un sistema di preallarme e reazione rapida;
  • eradicare o contenere le specie esotiche invasive individuate su un’estensione territoriale adeguata.
  1. Progetti mirati alle specie a rischio che non figurano negli allegati della direttiva Habitat, ma il cui stato è considerato «a rischio» o peggiore nelle liste rosse europee o nella lista rossa della IUCN, per quanto riguarda le specie non comprese nelle liste rosse europee.
  2. Progetti pilota o dimostrativi che fanno ricorso a modalità innovative di finanziamento diretto o indiretto per le attività riguardanti la biodiversità nel settore pubblico e privato.
  3. Progetti pilota o dimostrativi che sperimentano e poi realizzano interventi in materia di infrastruttura verde.

 

Link utili:

http://interreg-med.eu/en/home/

http://ec.europa.eu/environment/life/index.htm