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Le attività del Tavolo Nazionale per i Servizi di Idrologia Operativa

Ultimo aggiornamento: 27/11/2020

In Italia, l'attività relativa all'idrologia operativa è, attualmente svolta da strutture regionali e provinciali in base all'art. 92 del D.Lgs. n. 112 del 31 marzo 1998, che ha stabilito il trasferimento a esse di funzioni e compiti degli uffici periferici del Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale (SIMN, ora confluito in ISPRA) del Dipartimento per i Servizi Tecnici Nazionali con modalità definite dal DPCM 24 luglio 2002. Nelle more del suddetto trasferimento, veniva altresì disposta (art. 7 del DPCM 24 luglio 2002) la stipula di accordi tra le Regioni territorialmente interessate per garantire l'unitarietà a scala di bacino idrografico. In particolare, gli accordi intercompartimentali garantiscono il funzionamento delle reti di rilevamento sulla base degli standard fissati dall'ex SIMN, d'intesa con le Regioni, nonché la continuità del rilevamento delle stazioni storiche del SIMN e l'analisi, validazione e pubblicazione dei dati idrologici a scala di bacino idrografico.

In questo ambito, ISPRA ha promosso, a gennaio 2013, un seminario per fare il punto della situazione circa le attività di idrologia operativa svolte dai vari enti istituzionale a livello nazionale e locale e ha successivamente istituito il Tavolo Nazionale per i Servizi di Idrologia Operativa, sotto il proprio coordinamento. A esso partecipano gli Uffici e i Centri che nelle ARPA-APPA e nelle Regioni e Province Autonome si occupano di idrologia operativa, nonché l'Aeronautica Militare e il Dipartimento della Protezione Civile, in qualità di enti nazionali presenti nella rappresentanza italiana della Commission for Hydrology (CHy) del World Meteorological Organization (WMO). 

Scopo principale del Tavolo è la progressiva costruzione di un sistema nazionale federato che svolga le attività proprie di un servizio idrologico assicurando un livello nazionale omogeneo di qualità e funzionalità. Questo livello nazionale deve essere coerente e ottemperante alle risoluzioni in materia del WMO, che nei dettagli e sotto il profilo tecnico indirizza tali attività, fornendo precise indicazioni alle autorità nazionali e raccomandazioni, quali, tra le altre, quella di potenziare il funzionamento dei Servizi Idrologici Nazionali, che devono adeguare e innovare le loro attività per poter contribuire efficientemente a fronteggiare problemi quali il dissesto idrogeologico, la carenza idrica e gli impatti del cambiamento climatico in atto, ma che oggi ben più di ieri affliggono un territorio in continuo, sregolato e vorace sviluppo.

La V riunione plenaria del Tavolo si è svolta a Roma presso l'ISPRA il 21 febbraio 2019. 

All'interno del Tavolo tecnico sono stati definiti cinque Gruppi di Lavoro, di seguito riportati, per la definizione di Linee Guida e standard sull’intera catena operativa idrologica, dal monitoraggio alla diffusione del dato.

Reti di monitoraggio – coordinato dal Centro Funzionale della Regione Puglia

Obiettivo finale: ottimizzazione reti di monitoraggio per diverse finalità, calcolo dei costi di gestione e manutenzione per anno. 

Stato avanzamento: accertamento per Regione della consistenza delle reti pluviometriche, termometriche e idrometriche.

Validazione dati e serie idrologiche – coordinato dall'ARPA Piemonte 

Obiettivo finale: sulla base delle esperienze e dei metodi di validazione dati già in essere in Italia (a scala regionale) e all’estero, definire per ogni parametro meteo-idrologico i criteri minimi e ottimali di validazione, tenendo anche conto delle risoluzioni in materia del WMO. 

Stato avanzamento: i) analisi delle metodologie di validazione adottate dai servizi regionali/provinciali e dai servizi esteri; ii) individuazione di quattro parametri meteo-idrologici principali (pioggia, temperatura, altezza neve e livello idrometrico); iii) realizzazione di un questionario sulle procedure operative regionali e provinciali di validazione; iv) realizzazione di un documento di sintesi e categorizzazione dei criteri in criteri di base, opzionali e specifici; v) predisposizione di schede esplicative per i criteri di base e opzionali.

Le attività di questo Gruppo di Lavoro sono state coordinate con quelle del Gruppo di Lavoro 7 “Idro-meteo-clima Direttiva 2000/60/CE” del Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (SNPA), volto alla definizione di criteri per il controllo di qualità dei dati meteorologici e idrografici, con l'obiettivo di individuare elementi utili per la revisione e la gestione delle reti regionali di monitoraggio delle acque superficiali. A seguito di questa attività congiunta sono state realizzate le “Linee guida per il controllo di validità dei dati idro-meteorologici” (Linee Guida SNPA n. 2/2017, ex MLG ISPRA n. 156/2017), che sono state formalmente approvate con Delibera del Consiglio SNPA nella seduta del 15 maggio 2017 (Doc. n. 6/2017).

Diffusione e pubblicazione dei dati idrologici – coordinato dall'ARPA Emilia Romagna; 

Obiettivo finale: costruire un sistema unico di condivisione dei dati secondo gli standard WMO.

Stato di avanzamento: realizzazione del sistema di tipo open source "Hydrological Information System" (HIS Central), che consente la condivisione dei dati idrologici e l'accesso a varie sorgenti di dati. L'impostazione seguita è quella del Consortium of Universities for the Advancement of Hydrologic Science (CUAHSI, USA) rispetto alla quale sono stati superati alcuni limiti e ampliati i servizi originariamente previsti. Inoltre, HIS prevede l'uso di standard internazionali approvati dal WMO per i formati di dati meteo-idrologici (ad es., WaterML1.0, WaterML1.1 e WaterML2.0). Le caratteristiche di questo sistema, ne consentono la possibilità di diffusione in Italia e il libero accesso ai dati idrologici quali la portata, il livello idrico, le precipitazioni e la temperatura dell'aria, per un miglior processo di pianificazione, progettazione, programmazione e gestione dell'ambiente.

Annali – coordinato da ISPRA 

Obiettivo finale: realizzare linee guida per la redazione dei nuovi Annali Idrologici in un formato unitario e condiviso. 

Stato avanzamento: ricostruzione della storia e dell’attuale assetto dei Servizi Idrografici in Italia, delle relative competenze, delle modalità di aggregazione e pubblicazione dei dati idrologici. Prime proposte per la ridefinizione e semplificazione del layout e dei contenuti, prevedendo tra le altre di dare maggiore spazio agli estremi idrologici e agli effetti al suolo (aree inondate), di eliminare alcune tabelle di sintesi perché ridondanti e di introdurre elaborazioni grafiche e/o mappe tematiche.

Misure di portata, scale di deflusso – coordinato da ISPRA 

Obiettivo finale: predisporre un documento sullo stato di attuazione del monitoraggio delle portate, comprensivo della parte progettuale. 

Stato di avanzamento: i) invio questionario/documento per censire lo stato attuale; ii) analisi delle risposte pervenute; iii) proposta di Layout Linee Guida; iv) documento sulla stima dei costi annui del programma nazionale di misure di portata ed elaborazione scala di deflusso; v) individuazione degli autori per l’approfondimento degli argomenti sulla base della maggiore esperienza evidenziata da ciascuna struttura nel questionario; vi) sviluppo degli approfondimenti (fase attuale).

Nell'ambito di questo Gruppo di Lavoro è stata anche condotta una valutazione dello stato del monitoraggio idrometrico, al fine di redigere le Linee Guida nazionali per la valutazione del deflusso ambientale (environmental flow) ai sensi della Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE, oggetto di un tavolo tecnico promosso dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ha portato all'emanazione del Decreto n. 30/STA del 13 febbraio 2017

La valutazione ha evidenziato che le criticità maggiori affrontate dai soggetti attuatori sono legate alla carenza o disponibilità discontinua di personale e/o di fondi per l'esecuzione delle misure di portata e per le attività di manutenzione necessarie per garantire il funzionamento delle strumentazioni (idrometri) e dei siti di misura. Nella configurazione attuale, esistono regioni in cui non si eseguono più misure di portata e altre in cui il numero di misure effettuate annualmente nelle varie sezioni è stato fortemente ridotto, determinando un decadimento dell'affidabilità delle scale di deflusso (con le quali, come noto, è possibile ricavare le portate dalla misura dei livelli idrometrici) e di conseguenza del numero di sezioni in cui si dispone di dati di portata. Sulla base del censimento effettuato da ISPRA presso gli uffici regionali, aggiornato a settembre 2016, è stato possibile eseguire una stima dei costi di gestione/manutenzione attualmente sostenuti per il solo monitoraggio idrometrico, che ammonta a circa € 4,6 milioni annui. Ipotizzando uno scenario minimale di potenziamento in cui siano riattivate almeno le sezioni cosiddette "storiche" nelle regioni ove non si effettuano più misure di portate e in cui sia garantito un numero di misure per sezione di almeno 5 all'anno, e assumendo un costo medio di manutenzione per stazione di € 2.450 e un costo medio per misura di portata di € 550, l'importo stimato raggiungerebbe € 5,8 milioni annui.

A seguito di un successivo aggiornamento, effettuato a novembre 2017, è stata redatta una nuova valutazione contenuta nel documento "Programma nazionale di misure di portata in corsi d’acqua finalizzate alla definizione della scala di deflusso – Valutazione tecnico-economica". Tale proposta ha portato alla definizione di un progetto nazionale presentato ufficialmente nel corso del workshop "Costruire il bilancio idrologico nazionale: un nuovo modello di conoscenza ambientale a servizio dei cittadini", organizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dall'ISPRA nell'ambito del Progetto CReIAMO PA il 31 luglio 2018, che è stato poi inserito tra le linee di intervento finanziate dal Piano Operativo Ambiente FSC 2014-2020. L'avvio della campagna straordinaria di misure di portata di durata triennale prevista nel progetto nazionale è previsto nel corso del 2021.

A maggio 2019, è stato organizzato dall'ARPA Veneto e dall'ISPRA, in collaborazione con l'ARPAE Emilia Romagna, la Provincia autonoma di Bolzano e il Consorzio di Bonifica Veronese, il 1° Rally Nazionale di Idrometria, avente l’obiettivo di portare all’attenzione l’importanza delle attività di misura di portata che operativamente è necessario siano svolte regolarmente in tutte le regioni italiane con standard e livelli di prestazione “minimi comuni”.

Inoltre... 

Nell'ambito delle attività del Tavolo è stata sviluppata una procedura per il calcolo del bilancio idrologico a livello nazionale, denominata BIGBANG, con la quale sono state stimate le componenti del bilancio a scala mensile e annuale per il periodo 2001–2015 ed è stato valutato l'impatto sulla risorsa idrica naturale in Italia per effetto dei diversi scenari di cambiamento climatico proposti dall'IPCC-Intergovernmental Panel on Climate Change, ed è stata messa a punto, e distribuita agli uffici periferici che si occupano di monitoraggio idro-meteorologico, un tool per le analisi statistiche di base delle serie di dati idrologici, denominato ANÁBASI, che si basa sulle Linee guida per l'analisi e l'elaborazione statistica di base delle serie storiche di dati idrologici prodotte da ISPRA nel 2013.  

V riunione plenaria del Tavolo Nazionale per i Servizi di Idrologia Operativa, 21 febbraio 2019, ISPRA, Roma

Lo scopo prioritario della V riunione plenaria è stato quello di presentare le attività del Tavolo, svolte e in essere, sulla base del progetto avviato nel 2013, e di programmare le nuove attività istituendo un flusso di lavoro più articolato e continuativo alla luce dell'attuale quadro istituzionale. La riunione, coordinata da ISPRA, ha visto la partecipazione della quasi totalità degli Uffici e i Centri che nelle Regioni e Province Autonome sono territorialmente preposti alle attività di idrologia operativa e del Dipartimento della Protezione Civile. Alla riunione hanno, inoltre, partecipato i rappresentati dei 7 Distretti Idrografici, definiti ai sensi della Legge n. 221 del 28 dicembre 2015.

È di seguito riporto l'ordine del giorno, con i collegamenti alle presentazioni effettuate.

Ordine del giorno
Orario   Argomento  
10:30 – 10:45   Saluti e apertura lavori - Dr. Alessandro Bratti, Direttore Generale ISPRA
10:45 – 11:00   Introduzione ai lavori - Ing. Martina Bussettini, ISPRA
11:00 – 11:15   Architettura federata di dati osservati e simulati in idrologia - Ing. Silvano Pecora, ARPAE Emilia Romagna  
11:15 – 11:45   Discussione
11:45 – 12:15  

Il monitoraggio delle portate: Stato e criticità - Ing. Barbara Lastoria, ISPRA

Informativa su Osservatori permanenti per gli utilizzi idrici - Dr. Stefano Mariani, ISPRA

(link alle Linee guida sugli indicatori di siccità e scarsità idrica)

Informativa su possibili fonti di finanziamento

Informativa su SNPA e LEPTA

Informativa su 1° Rally Nazionale di Idrometria - Ing. Italo Saccardo, ARPAV, e Ing. Silvano Pecora, ARPAE Emilia Romagna

(link alla pagina dell'evento)

12:15 – 12:45   Discussione  
12:45 – 13:45   Pausa pranzo  
13:45 – 14:15   Idrologia operativa: attuazione accordi di bacino ex DPCM 24 luglio 2004  
14:15 – 15:30   Discussione
15:30 – 16:30   Proposte operative per garantire un servizio nazionale distribuito
16:30 – 17:00   Wrap-up e conclusioni  

 

 

In sintesi... 

L'istituzione del Tavolo, oltre a definire lo stato attuale delle attività proprie dei Servizi di Idrologia Operativa in ambito nazionale e a fornire criteri per l'individuazione di reti "fiduciarie" diversificate per uso dei dati meteo-idrologici, per la validazione degli stessi e per la redazione degli Annali Idrologici, ha consentito la creazione del sistema HIS Central per gestire e garantire un flusso costante di dati meteo-idrologici a scala nazionale, particolarmente utile per la gestione delle risorse idriche e l'analisi dei fenomeni estremi del ciclo idrologico. 

 

Ulteriori informazioni sul Tavolo Nazionale per i Servizi di Idrologia Operativa possono essere richieste a: idroper@isprambiente.it