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Acque sotterranee

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Per acqua sotterranea o freatica si intende l'acqua che si trova al di sotto della superficie terrestre. Questa acqua si trova immagazzinata nei pori fra le particelle sedimentarie e nelle fenditure delle rocce compatte. Nelle regioni artiche l'acqua freatica può essere congelata.
In genere, queste riserve di acqua mantengono una temperatura molto vicina alla media annuale della zona in cui si trovano. Le acque sotterranee che sono ad elevate profondità possono rimanere indisturbate da effetti antropici per migliaia di anni. Ma la maggior parte delle falde freatiche si trova a profondità minori e quindi entrano a far parte, lentamente ma in misura costante, del ciclo idrogeologico. Nel mondo l'acqua freatica rappresenta lo 0,35% dell'acqua della terra ed è circa 20 volte di più del totale delle acque di superficie sui continenti. L'acqua sotterranea è di fondamentale importanza nel mondo in quanto rappresenta per l'uomo la più grande riserva di acqua potabile. L'acqua freatica può raggiungere la superficie terrestre attraverso le sorgenti o essere raggiunta attraverso i pozzi. Quest'acqua tende ad essere meno contaminata dagli scarichi e dai microrganismi patogeni e quindi viene frequentemente utilizzata come riserva idropotabile. La velocità di movimento dell'acqua freatica in una data zona dipende dal tipo di materiale presente sotto lo strato roccioso. Gli strati permeabili saturi capaci di trattenere acqua sono definiti strati acquiferi.
Tipicamente consistono in sabbie, ghiaie, calcari e basalti. Gli strati che tendono a rallentare il flusso dell'acqua freatica, quali le argille, le argille friabili e i limi, e le rocce impermeabili sono denominati strati impermeabili. La lente d'acqua è lo strato tra la zona di saturazione e quella di aerazione.
Quando l'uso delle acque risulta superiore ai tempi di ricarica delle falde acquifere, la lente d'acqua in queste aree può scendere drasticamente fino a un livello da non poter essere più raggiunta.

Le acque sotterranee possono presentare essenzialmente due gruppi di problemi:

  • Inquinamento delle falde dovuto a scarichi che raggiungono le acque sotterranee;
  • Sovrasfruttamento delle falde con conseguente riduzione, abbassamento e intrusione salina.

Per la normativa attualmente in vigore in Italia (D. lgs. 152/99) sono significativi gli accumuli d'acqua contenuti nel sottosuolo permeanti la matrice rocciosa, posti al di sotto del livello di saturazione permanente.
Fra esse ricadono le falde freatiche e quelle profonde (in pressione o non) contenute in formazioni permeabili e, in via subordinata, i corpi d'acqua intrappolati entro formazioni permeabili con bassa o nulla velocità di flusso. Le manifestazioni sorgentizie, concentrate o diffuse (anche subacquee) si considerano appartenenti a tale gruppo di acque in quanto affioramenti della circolazione idrica sotterranea.
Non sono considerati significativi gli orizzonti saturi di modesta estensione e continuità all'interno o sulla superficie di una litozona poco permeabile e di scarsa importanza idrogeologica e irrilevante significato ecologico.