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alluvioni in connessione
con la Water Frame
Directive
Nell’ambito del presente semestre europeo pre-
sieduto dal governo italiano, il Ministero dell’Am-
biente e l’ISPRA hanno organizzato un seminario
sulle interconnessioni individuate nel processo di
implementazione della direttiva quadro sulle ac-
que e quella di prevenzione e gestione del rischio
di alluvioni. Nel corso dei due giorni di convegno,
cui ha fatto seguito una riunione del gruppo di la-
voro comunitario di esperti incaricati di seguire
l’attuazione della direttiva 2007/60 all’interno
della
Common Implementation Strategy
istituita
tra i gli Stati membri per l’implementazione della
direttiva quadro sulle acque 2000/60, sono sta-
ti approfonditi i legami tra le due direttive con lo
scopo di facilitarne l’attuazione. Un rapporto tec-
nico redatto dalla Commissione europea aveva
già individuato gli aspetti comuni che caratteriz-
zano le due norme evidenziando la necessità che
i soggetti incaricati dell’attuazione della direttiva
alluvioni evitassero inutili duplicazioni di sforzi,
beneficiando del lavoro già svolto per adempiere
alle disposizioni della direttiva quadro sulle ac-
que. Gli interventi dei partecipanti al seminario
si sono perciò focalizzati sulle principali sinergie
individuate tra le due direttive che hanno obietti-
vi diversi, ma possono essere attuate utilizzando
una gestione condivisa di dati, definizioni, infor-
mazioni e consultazioni, specie nel caso in cui le
autorità competenti per l’implementazione sono
i medesimi soggetti. Per quanto riguarda il nostro
paese, le autorità di bacino e le regioni.
Di particolare interesse è risultato il questionario
che l’ISPRA ha predisposto e fatto circolare in vi-
sta del seminario per raccogliere i contributi de-
gli Stati membri sulle interconnessioni tra le due
direttive nel generale processo di attuazione della
politica comunitaria per l’acqua. Il questionario fa
il punto sui piani di misure richiesti dalla direttiva
alluvioni con particolare riferimento agli obiettivi
fossati dalla direttiva quadro sulle acque.
I risultati di questo seminario tematico del Wor-
king Group F tenutosi a Roma nei giorni 8-9-10
ottobre 2014 saranno pubblicati nel portale della
Common Implementation Strategy CIRCA BC.
Fonte: ispra
con semafori e droni
Semafori, droni e sistemi di allerta basati sulla
misurazione delle piogge. Queste le nuove tecno-
logie per mappare e prevedere i fenomeni frano-
si presentate al XII congresso dell’
(IAEG) svoltosi a Torino, dall'Istituto di
ricerca per la protezione idrogeologica del Consi-
glio Nazionale delle Ricerche (Irpi-CNR).
Tra le novità di rilievo, il sistema di monitorag-
gio per il rilevamento delle colate detritiche
“Almond-F (
ALarm and MONitoring system for
Debris-Flow
) a cui può essere collegato un “sema-
foro” per avvisare dell’arrivo di una frana: “Si trat-
ta di un dispositivo dotato di lampeggiante che
rileva l’evento mediante specifici algoritmi che
analizzano e interpretano il segnale proveniente
da una rete di sensori microsismici in grado di at-
tivarsi con le vibrazioni del suolo (geofoni)”, spie-
ga Massimo Arattano di Irpi-CNR. Un prototipo è
stato testato con successo in Alto Adige nel baci-
no del torrente Gadria, una zona particolarmente
soggetta a colate detritiche.
I droni sono invece utilizzati per eseguire indagini
di fotogrammetria e analisi di monitoraggio negli
scenari di frana: le immagini acquisite vengono
elaborate con algoritmi di
computer vision
e svi-
luppate per applicazioni fotografiche.
Infine, dalla collaborazione con il Dipartimento
della Protezione Civile e nel contesto del proget-
to europeo Lampre (
Landslide modelling and to-
ols for vulnerability assessment preparedness and
recovery management
), arriva il prototipo di “Si-
stema di allertamento nazionale per la possibile
occorrenza di fenomeni franosi indotti da piogge
(Sanf)”, in grado di integrare le misure di oltre
2000 pluviometri per confrontarle con le soglie di
pioggia delle mappe di suscettibilità da frana, così
da monitorare in tempo reale il possibile verifi-
carsi di nuovi fenomeni.
Fonte: researchitaly
Foto Pixabay
Bollettino trimestrale sui finanziamenti alla ricerca nel settore della Tutela delle Acque - n. 04 2014
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