a
europea
da un'idea alla realtà
L
a Commissione europea ha lanciato un nuovo
sito dedicato all’Osservatorio bioeconomico eu-
ropeo. Oltre a mostrare i progressi legati a questo
tema, l’obiettivo principale è trasformare la stra-
tegia bioeconomica europea in una vera realtà.
Adottata dalla Commissione europea nel 2012, la
strategia bioeconomica europea punta al miglio-
ramento dell’impiego e delle risorse dell’econo-
mia competitiva che concilia la sicurezza alimen-
tare con l'uso sostenibile delle risorse biologiche
rinnovabili per fini industriali ed energetici.
La strategia si basa su tre pilastri principali: gli in-
vestimenti per la ricerca, l’innovazione e le com-
petenze, l'interazione politica, gil coinvolgimento
di tutti i soggetti interessati e la valorizzazione dei
mercati e della competitività nella bioeconomia.
Una bioeconomia innovativa è una risorsa impre-
scindibile per la re-industrializzazione dell'Euro-
pa e potrebbe produrre 1,6 milioni di nuovi posti
di lavoro entro il 2020 e 90mila entro il 2030 nei
settori chimico e marittimo.
L’Osservatorio bioeconomico europeo rappre-
senta un primo tentativo che raccoglie e presenta
in un unico contenitore i dati più importanti che
riguardano lo sviluppo di questo nuovo tema.
Questo sito sarà un punto di riferimento e una ri-
sorsa fondamentale per i decisori politici, uomini
d'affari e
stakeholder
che operano nella progetta-
zione delle politiche e degli investimenti a livello
nazionale e regionale.
Fonte: vivieuropa
Stati membri
incapaci di sfruttare i fondi
europei per la biodiversità
La Commissione e gli Stati membri devono
assicurare un migliore utilizzo del Fondo eu-
ropeo di sviluppo regionale per arrestare la
perdita di biodiversità” afferma la Corte dei
conti europea.
U
na
pubblicata dalla
europea rivela che gli Stati membri dell’UE non si
sono avvalsi sufficientemente del Fondo europeo
di sviluppo regionale (FESR) per finanziare pro-
getti volti ad arrestare la perdita di biodiversità,
diversamente da quanto avvenuto per altri settori
della spesa FESR.
Affinché il FESR possa continuare a contribui-
re all’attuazione della strategia dell’UE intesa ad
arrestare entro il 2020 la perdita di biodiversità,
la Commissione deve incrementare il sostegno
fornito agli Stati membri per l’attuazione di piani
specifici di tutela e gestione degli
habitat
e delle
specie. Occorre inoltre migliorare il monitoraggio
dell’esecuzione e dell’impatto dei progetti a favo-
re della biodiversità.
La Corte ha constatato che i progetti cofinanziati
dal FESR rispondevano in genere alle priorità UE
e nazionali in termini di biodiversità.
Due terzi dei 32 progetti controllati prevedevano
misure di tutela destinate ad avere un impatto di-
retto sulla biodiversità.
Foto Loredana Canciglia
Bollettino trimestrale sui finanziamenti alla ricerca nel settore della Tutela delle Acque - n. 04 2014