La Corte dei conti europea afferma che per uno
sviluppo sostenibile dell'acquacoltura si richiedono
misure meglio concepite e mirate tanto a livello
dell'UE che degli Stati membri
Acquacoltura
U
na relazione pubblicata dalla Corte dei
conti europea rivela che le misure a sostegno
dell'acquacoltura per il periodo che va sino
al 2013 non sono state ben concepite e at-
tuate a livello dell'UE e degli Stati membri, e
che il Fondo europeo per la pesca (FEP), lo
strumento per il finanziamento della politi-
ca comune della pesca (PCP), non è riuscito a
valorizzare in modo ottimale e a sostenere in
modo efficace lo sviluppo sostenibile dell'ac-
quacoltura.
Gli
auditor
della Corte hanno riscontrato che, per
il periodo sino al 2013, il quadro di riferimento a
livello UE e degli Stati membri è stato inadeguato
al fine di tradurre in realtà gli obiettivi di sviluppo
sostenibile dell'acquacoltura definiti dall'UE, e le
misure effettivamente prese non hanno prodotto
risultati sufficienti.
La PCP e il FEP non hanno offerto un quadro di
riferimento sufficientemente chiaro per lo svilup-
po dell'acquacoltura. A livello degli Stati membri,
le misure a sostegno dello sviluppo sostenibile
dell'acquacoltura non sono state ben concepite
e attuate. I piani strategici nazionali e i program-
mi operativi degli Stati membri non hanno forni-
to una base sufficientemente chiara a sostegno
dell'acquacoltura, e non vi è stata una strategia
coerente per il settore a livello degli Stati membri.
Il finanziamento da parte del FEP dei progetti di
acquacoltura è stato spesso scarsamente mirato,
e gli
auditor
hanno riscontrato che tali progetti
di solito non hanno conseguito i risultati previsti
oppure non hanno utilizzato gli stanziamenti in
modo ottimale.
Fonte: eca europa
E
uropa:
la politica di coesione a portata di
click
!
S
ono disponibili sul sito del a DG REGIO le nuove
schede specifiche per ogni paese UE riguardanti
la politica di coesione, il principale pilastro del
bilancio dell'Unione europea per gli investimenti.
Nel periodo 2014-2020 l'Italia riceverà comples-
sivamente circa 32,8 miliardi di euro.
Questi fondi, nel loro complesso, formano oltre un
terzo del bilancio totale dell’UE. Tutte le regioni
dell’Ue traggono beneficio dalla politica di coe-
sione, ma le regioni più povere ricevono livelli più
elevati di investimento. Le schede specifiche per
paese, scaricabili dal sito della DG Regio, fornisco-
no informazioni chiave sui piani di ciascuno stato
membro per il periodo di finanziamento 2014-
2020, incluse le disaggregazioni degli importi
stanziati dai finanziamenti della politica di coe-
sione e le principali priorità di investimento. Le
schede riportano anche un'istantanea
up-to-date
dei risultati che sono stati raggiunti fino ad ora ed
evidenziano i progetti portati avanti con successo
nel periodo 2007-2013.
Fonte: europa
Foto Loredana Canciglia
Bollettino trimestrale sui finanziamenti alla ricerca nel settore della Tutela delle Acque - n. 04 2014