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Bernardino Lotti

Bernardino Lotti (1847-1933)

 

Bernardino Lotti

 

1847

Bernardino Lotti nasce a Massa Marittima da Luigi Lotti e Maria Manenti.

 

1870

Si laurea in scienze Matematiche presso l'Università di Pisa. L'anno successivo consegue il diploma di Ingegnere civile.

 

1871

Vince il concorso di operatore straordinario del Regio Comitato Geologico, che al tempo aveva sede a Firenze. Il Comitato si trasferirà a Roma tre anni dopo.

 

1876

Nell'intervallo di tempo che intercorre tra la vincita del concorso e l'entrata in servizio nel 1879,  il Lotti rifiuta la nomina come ingegnere nel Corpo Statale delle Miniere, e intraprende tutta una serie di studi che gli valgono una certa notorietà, tanto che nel 1876 viene chiamato a reggere la cattedra di Geologia e Mineralogia all'Università di Catania, che rifiuta.

 

1879

Prende servizio effettivo come geologo-rilevatore presso il Regio Comitato Geologico a Roma, con il compito di preparare la Carta Geologica del nuovo Stato Italiano. Terminato il rilevamento geologico della Toscana, si interessa del rilevamento geologico dell'Umbria in qualità di Ingegnere Capo, presso l’Ufficio Geologico di Roma.

 

1882

Al Lotti va attribuita la prima carta geologica dell'Isola d'Elba.

 

1886

Pubblica:  La descrizione geologica dell'isola d'Elba, in Memorie Descrittive della Carta Geologica d'Italia, Regio Ufficio Geologico. Tipografia Nazionale, Roma.

 

1910

 

Pubblica:  La geologia della Toscana, in Memorie descrittive della Carta Geologica d'Italia, volume 13, Regio Ufficio Geologico. Tipografia Nazionale, Roma.

 

1911

Viene nominato Direttore del Regio Ufficio Geologico di Roma, dove rimarrà fino al raggiungimento della pensione nel 1919. Nei 40 anni che trascorre al Regio Ufficio Geologico, il Lotti rileva, in buona parte da solo, 22 fogli della Carta Geologica d'Italia alla scala 1:100.000, ovvero i 16 fogli della Toscana e 6 dell'Umbria.

 

1912

Viene nominato Presidente della Società Geologica Italiana. Di fede socialista e amico di Turati, continuerà a sostenere le sue idee anche durante il regime fascista. Collabora al periodico socialista La Martinella, usando lo pseudonimo di "Biel".

 

1926

Pubblica: La descrizione geologica dell'Umbria - Ministero dell'Economia Nazionale, Regio Ufficio geologico, Provv . Gen. Dello Stato, Roma. A questo proposito il professore Giorgio Marinelli dell'Università di Pisa, in un suo scritto commemorativo sul Lotti del 1983, afferma che l'illustre geologo massetano "dall'età di 32 anni, quando nel 1879 prese servizio, a quando andò in pensione nel 1919, percorse a piedi e talvolta con il mulo, il territorio di 252 tavolette al 25.000, scala in cui veniva effettuato il rilevamento, ognuna delle quali rappresenta una superficie di 100 km²

 

1928

Pubblica una guida allo studio e alla ricerca dei giacimenti metalliferi con speciali esemplificazioni di giacimenti italiani dal titolo: I depositi dei minerali metalliferi, Edizioni de "L'industria mineraria”.

 

1933

Muore a Roma.  Nel necrologio del Lotti, pubblicato nel 1934 dal prof. Michele Gortani dell'Università di Bologna, sul Bollettino del Regio Ufficio Geologico d'Italia, si legge: "Bernardino Lotti fu invero uno dei più eminenti e caratteristici rappresentanti di quel periodo degli studi geologici italiani che si è chiuso, può dirsi, con la Grande Guerra (1914-18)”. Grazie alle sue scoperte sui filoni dell'area di Massa Marittima, contribuì allo sviluppo delle attività estrattive nell'area di Boccheggiano e di Niccioleta, ed in seguito di Gavorrano e del Monte Amiata”. Gortani conclude: "Ben a ragione, pertanto, la Società Geologica Italiana voleva Bernardino Lotti alla sua presidenza nel 1912 e la Società Mineralogica di Pietroburgo e la Società Belga di Geologia lo nominavano loro membro onorario".

A lui viene intitolato, nello stesso anno, l'Istituto Statale di Istruzione Superiore di Massa Marittima, nonché una strada nella città di Roma.