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Giovanni Capellini

 

Giovanni Capellini (1833- 1922)

Giovanni Capellini (1833- 1922)

1833
Nasce a La Spezia e intraprende forzatamente la carriera ecclesiastica.



1854
Per vincere le iniziali ristrettezze economiche svolge diversi mestieri. Come istitutore in un collegio di La Spezia, costruisce diversi apparecchi elettrici con i quali allestisce un discreto gabinetto di fisica nella casa paterna.

Nel tempo libero si dedica a escursioni sui monti della Castellana, di Coreana e di Campiglia.

Nominato prefetto dal rettore del seminario di Pontremoli, inizia ad occuparsi di geologia.

Dopo la morte del padre, si dedica allo studio delle scienze naturalistiche e abbandona definitivamente la carriera ecclesiastica, avendo ottenuto un sussidio per gli studi dal municipio di La Spezia.

Si iscrive all'Università di Pisa, incoraggiato da Giuseppe Meneghini con il quale era entrato in corrispondenza, in relazione all'esame di alcune collezioni di fossili.



1858
Si laurea in geologia a Pisa. Svolge indagini a monte Pisano, Montagnola Senese, Castellina Marittima, Montecatini, sui Lagoni di Montecorboli, sulle Alpi Marittime e nel golfo di La Spezia.



1858-59
In viaggio di studio a Parigi, dove frequenta le lezioni dell'Ècole des Mines e del Jardin des Plantes entrando in relazione amichevole con E. Lartet, A. Gaudry, W.S. Bayle e J. Barrande. In seguito si sposta a Londra.



1861
E' nominato professore di Storia Naturale al Collegio Nazionale di Genova.

Nello stesso anno, il ministro della Pubblica Istruzione T. Mamiani lo chiama a ricoprire la Cattedra di Geologia all'Università di Bologna. Ivi si dedica per tutta la vita alla geologia e alla direzione dell'istituto, dove imposta una organizzazione di elevato livello nazionale ed internazionale. L'annesso museo, che porta il suo nome, è forse la più notevole delle istituzioni da lui promosse e certamente uno dei più ricchi e importanti d'Italia.

E' tra i promotori della Carta Geologica d'Italia e membro del Comitato Geologico.

La sua innata qualità di attivo organizzatore si coniuga con un'ottima padronanza delle lingue straniere.



1862
Intraprende viaggi negli Stati Uniti d'America (Nebraska, fiume San Lorenzo) e successivamente in Europa orientale, per continuare le sue osservazioni, implementare le sue raccolte, nonché scoperte. I suoi contatti internazionali lo portano ad essere all'avanguardia per i suoi tempi: difatti è tra i primi ad accettare la teoria evoluzionistica di Charles Darwin.



1865
Organizza l'incontro dei naturalisti italiani a La Spezia.



1871
Organizza il Congresso di Archeologia ed Antropologia a Bologna.



1881
Organizza e presiede il Congresso Geologico a Bologna, al quale convengono specialisti da tutto il mondo ed i cui risultati sono ancora oggi considerati fondamentali, soprattutto per la geologia stratigrafica. In quest'occasione si redigono la Carta Geologica della provincia di Bologna, la Carta dei monti di Livorno, quella di Castellina Marittima- accompagnate da ampie annnotazioni illustrative- e la riedizione della Carta Geologica del Golfo di La Spezia.

Partecipa attivamente alla fondazione della Società Geologica Italiana con Q. Sella e F. Giordano.



1888
Nominato due volte Rettore Magnifico dell'Università di Bologna e preside di facoltà per diversi anni, promuove e organizza la celebrazione dell'ottavo centenario dell'ateneo bolognese, invitando insigni studiosi da ogni parte del mondo.



1889
Presidente del Comitato Geologico d'Italia.



1907
Celebra il terzo centenario della morte del naturalista bolognese Aldrovandi, dopo aver riordinato il suo vasto materiale geologico, riunendolo in quello che oggi costituisce il Museo Aldovrandino.

Nominato senatore del Regno d'Italia.



1922 Muore a Bologna.

Insignito di numerosissime onorificenze, decorazioni e titoli accademici in Italia e all'estero.

Autore di molteplici pubblicazioni, saggi e monografie, alcune delle quali veri capisaldi per lo studio del territorio nazionale. Importantissime inoltre le ricerche paleontologiche, frutto delle sue esplorazioni nelle caverne nei dintorni di La Spezia.