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Igino Cocchi

 

Igino Cocchi (1827- 1913)

Igino Cocchi (1827- 1913)

1827
Nasce ad Aulla in provincia di Massa Carrara.



1852
Si laurea a Pisa. In questo periodo la scuola pisana rappresenta uno dei pochi centri vitali di studi paleontologici e geologici in Italia.

La sua grande passione per le scienze naturali lo distinguono tra gli allievi di P. Savi.

I suoi interessi primari vertono sulla geologia e la paleontologia che lo portano ad instaurare un'amicizia con Giuseppe Meneghini, suo relatore di tesi.



1852-55 ca.
Intraprende lunghi viaggi di studio a Parigi e a Londra. La visita alla Société Géologique de France e i contatti con la Geological Society e la School of Mines di Londra rafforzano la sua convinzione, che solo una solida base istituzionale può garantire la rinascenza degli studi geologici in Italia. Sente fortemente la mancanza di una Carta Geologica d'Italia, su modello straniero.



1860
Professore Ordinario di Geologia presso l'Istituto di Studi Superiori di Perfezionamento e curatore della Collezione di Paleontologia del Museo di Fisica e Storia Naturale a Firenze.

Si adopera con Felice Giordano per l'attuazione della Carta Geologica d'Italia.



1861-62
Il Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio (MAIC), emana il 28 luglio 1861 un decreto che istituisce una giunta consultiva (di cui fa parte anche Cocchi) per i lavori propedeutici alla Carta Geologica d'Italia in vista dell'Esposizione Internazionale di Londra (1862).



1866
In occasione dell'Esposizione Internazionale di Parigi, il MAIC istituisce una sezione geologica nel Consiglio delle Miniere. Cocchi ne è eletto presidente con l'incarico di dirigere i preparativi della Carta Geologica d'Italia. Nonostante i tempi siano esigui, riesce a presentare carte semplificate dell'Italia centrale e settentrionale, dato che mancano in toto le documentazioni ed i rilevamenti riguardanti l'Italia meridionale ed insulare.



1867-73
Presidente del Comitato Geologico d'Italia, che sotto la sua reggenza, dal 1869 assume un segretario, dal 1870 istituisce il Bollettino, a cadenza annuale, e dal 1873 impianta un archivio cartografico ed una biblioteca.

Nonostante la stretta collaborazione, resta forte l'attrito con i piemontesi (Giordano e Sella). Fondamentalmente appartengono a due scuole diverse: Elie de Beaumont e Leopold von Buch sono i punti di riferimento torinesi, mentre a Pisa, in controtendenza all'Italia e all'Europa fanno scuola Costant Prévost e Charles Lyell.



1868
Presidente e socio fondatore della sezione fiorentina del Club Alpino d'Italia.

Corrispondente della R. Accademia dei Lincei.



dal 1873
Si ritira dalla presidenza del Comitato Geologico e dall'insegnamento, convinto dell'impossibilità di realizzare in Italia un'istituzione scientifica statale di pari dignità a quella dei paesi mitteleuropei.

Assume la direzione della Società marmifera d'Arni, istituita per migliorare con contributi scientifici, lo sfruttamento dei marmi delle Alpi Apuane.



1881
Rimane tuttavia legato alle vicende della Geologia italiana e alla Società Geologica Italiana inaugurata in quest'anno.



1887- 95
Presidente della Società Geologica d'Italia.



1897
Congresso Geologico Internazionale a S. Pietroburgo. Intraprende un viaggio in Finlandia.



1909
Pubblica la prima traduzione italiana del poema epico finlandese Kalevala.




Negli ultimi anni della sua vita si ritira nella fattoria di sua proprietà in provincia di Arezzo, dedicandosi all'agricoltura sperimentale.



1913
Muore a Livorno.

Insignito di diverse onorificenze tra cui quella di Commendatore della Corona d'Italia.

Autore di numerosi saggi e monografie, le sue ricerche geologiche e paleontologiche, nonché il suo impegno per l'incremento delle ricerche scientifiche, rappresentano un punto di riferimento importante nello sviluppo delle scienze naturali in Italia nella seconda metà del XIX secolo.