Come l’ECHA sta valutando il glifosate
Come noto, l'Agenzia Europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha iniziato il processo di classificazione armonizzata del glifosate. La sostanza aveva già una classificazione armonizzata per suoi effetti irreversibili:
- sugli occhi (Eye Dam. 1, H318);
- per la tossicità per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata (Aquatic Chronic 2, H411).
La Germania ha proposto di rivedere la classificazione, aggiungendo
- la tossicità specifica per organi bersaglio - esposizione ripetuta (STOT RE 2, H373).
Il Comitato di valutazione del rischio (RAC) dell'ECHA valuterà la proposta, così come tutti gli altri potenziali pericoli per la salute, come la cancerogenicità, la mutagenicità e la tossicità per la riproduzione e i pericoli per l’ambiente.
L'autorizzazione della sostanza nei prodotti fitosanitari è scaduta alla fine di giugno 2016. la Commissione Europea ha prorogato l'autorizzazione per 18 mesi al termine dei quali il RAC avrà formulato il proprio parere.
Consultazione pubblica sulla proposta
Dopo aver ricevuto la proposta di classificazione, l'ECHA ha avviato una consultazione pubblica di 45 giorni. La consultazione si è conclusa il 18 luglio e tutti i commenti ricevuti sono stati inviati all’autorità tedesca e pubblicati sul sito web dell'ECHA.
Il ruolo del Comitato per la valutazione dei rischi RAC
Il compito del RAC è quello di pronunciarsi sulla classificazione della sostanza. In questo senso esamina tutte le informazioni disponibili e predispone il suo parere.
La classificazione si basa esclusivamente sulle proprietà intrinseche della sostanza. Non tiene conto del rischio o dell’esposizione. Tali aspetti sono considerati tuttavia nell'ambito di altre misure di gestione del rischio previste dalla normativa europea. Ad esempio, l'uso del glifosate come pesticida è soggetto al regolamento sui prodotti fitosanitari, che è gestito dall'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA).
La classificazione armonizzata è importante per l'uso sicuro del glifosate
Il parere del RAC sarà pubblicato sul sito web dell'ECHA insieme ai documenti di riferimento e alle risposte ai commenti ricevuti. Nel corso del prossimo anno, l'ECHA trasmetterà il parere alla Commissione europea, che ha il compito di adottarlo trasformandolo in norma di legge, includendo la classificazione nell'allegato VI del regolamento CLP.