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Restrizione sull’uso delle munizioni contenenti piombo nelle zone umide

La Commissione ha richiesto all’Agenzia Chimica Europea (ECHA) di preparare un dossier di Restrizione per dimostrare la necessità di un’azione a livello europeo, che vada oltre le misure già in atto, volta alla proibizione dell’uso delle munizioni contenenti piombo nelle zone umide.

Il piombo e i composti di piombo sono nocivi per la salute umana e pericolosi per l’ambiente acquatico e per gli uccelli acquatici. L’utilizzo delle munizioni da caccia comporta la contaminazione delle prede con frammenti di piombo e il rilascio nell’ambiente di ingenti quantitativi di tale sostanza la quale. Tale scenario, oltre ad aspetti sanitari per gli utenti esposti (cacciatori, consumatori di selvaggina, ecc…), ha ripercussioni sull’ambiente, in particolare sulla fauna delle zone umide che possono ingerire il piombo presente nei sedimenti,  sui predatori al vertice della catena alimentare, e indirettamente sull’uomo.

Le criticità sanitarie e ambientali legate all’uso del piombo nella caccia hanno portato alla definizione dell’accordo internazionale Agreement on the conservation of African-Eurasian migratory Waterbirds (AEWA), di cui l’UE è parte, definito nel 1995 e recepito dall’Italia mediante la Legge 6 febbraio 2006, n. 66. Questo accordo, volto a tutelare l’avifauna acquatica migratrice e il suo habitat, impegna i contraenti a superare l’uso delle munizioni contenenti piombo per la caccia nelle zone umide nel più breve tempo possibile. Al momento l’Italia, con il Decreto n.184 del 17 Ottobre 2007, ha attuato tale accordo solo nelle zone speciali di conservazione (ZSC) e nelle zone di protezione speciale (ZPS), facenti parte della Rete europea Natura 2000.

La consultazione, che permetterà a tutti gli stakeholders di esprimere il proprio parere sulla proposta di restrizione e di fornire materiale utile alla discussione, è sul sito dell’ECHA:

http://echa.europa.eu/addressing-chemicals-of-concern/restriction/calls-for-comments-and-evidence