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La classificazione del glifosate

L’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha avviato il processo di classificazione ed etichettatura armonizzate del GLIFOSATE, erbicida ampiamente utilizzato in agricoltura. Attualmente il Glifosate è classificato irritante per gli occhi e tossico per l’ambiente acquatico. La nuova proposta di classificazione è stata presentata dall’autorità Germania (BAuA).

Al fine di raccogliere pareri e informazioni sulla proposta di classificazione, è stata avviata, secondo procedura, una consultazione pubblica della durata di 45 giorni, che si concluderà il 18 luglio 2016.

ECHA attende commenti al riguardo, in particolare su alcune caratteristiche di pericolo quali la cancerogenicità, la mutagenicità, e la tossicità riproduttiva, che nei mesi scorsi sono stati al centro di un acceso dibattito in seguito alle differenti valutazioni espresse dallo IARC dell’OMS e dall’EFSA.

Il Comitato per la valutazione dei rischi (RAC) dell’ECHA valuterà le osservazioni pervenute nella consultazione pubblica, per elaborare il proprio parere. Sulla base del parere del RAC, la Commissione europea prenderà poi la decisione ufficiale in merito alla classificazione.

Il 29 giugno u.s. la Commissione europea ha esteso l’autorizzazione del glifosate di soli diciotto mesi, invece dei quindici anni previsti dalla normativa. La decisione è stata presa dopo che nelle ultime sedute di voto, è mancata la maggioranza qualificata necessaria per approvare l’autorizzazione dell’erbicida. Il successivo rinnovo prenderà in considerazione le conclusioni sulla classificazione, il cui termine dei lavori è previsto proprio alla fine del 2017.

La decisione del 29 giugno include tre raccomandazioni sull’uso della sostanza in questo transitorio: il divieto di utilizzare un coformulante pericoloso (POE-tallowamine), la limitazione d’uso dell’erbicida su aree pubbliche e la limitazione dell’uso sulle colture in pre-emergenza. Agli Stati membri spetta la responsabilità dell’applicazione di tali provvedimenti.