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Glifosate: restrizioni sull’uso in Italia

Alla fine di giugno di quest'anno, la Commissione Europea ha prorogato l'autorizzazione all'uso della sostanza per 18 mesi, invece dei quindici anni previsti dalla normativa. La decisione è stata assunta in attesa del parere dell'ECHA,
l'Agenzia europea per le sostanze chimiche, sulla classificazione.

Agli inizi di agosto la Commissione Europea ha adottato il regolamento di esecuzione 2016/1313, che stabilisce le condizioni di approvazione della sostanza. A seguito di questo, il Ministero della Salute con decreto del 9 agosto ha modificato le condizioni d'impiego di prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva glifosate, fra le quali:

  • divieto di impiego nelle aree frequentate dalla popolazione, quali: parchi, giardini, campi sportivi e aree ricreative, cortili e aree verdi all'interno di plessi scolastici, aree gioco per bambini e aree adiacenti alle strutture sanitarie;
  • divieto di impiego in pre-raccolta al solo scopo di ottimizzare il raccolto o la trebbiatura;
  • il divieto, ai fini della protezione delle acque sotterranee, dell'uso non agricolo su suoli contenenti una percentuale di sabbia superiore all'80%, nelle aree vulnerabili e nelle zone di rispetto.