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“GLI EFFETTI DELL’ACQUA SUI BENI CULTURALI. VALUTAZIONI, CRITICHE E MODALITA’ DI VERIFICA” 36° Convegno Internazionale Scienza e Beni Culturali

  • Quando dal 30/06/2020 09:05 al 03/07/2020 09:05 (Europe/Berlin / UTC100)
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Il tema del Convegno è l’interazione dell’acqua con il patrimonio culturale, che rappresenta certamente una delle tematiche di maggior rilievo per tutti gli operatori del restauro. La vastità dell’argomento è tale, che è necessario confinare gli ambiti di approfondimento del convegno a quelli che presentano la più stretta attinenza con le attività di restauro e, in particolare, quelli in cui l’acqua è causa di degrado o è materiale del restauro. Sono perciò escluse le tematiche in cui l’acqua gioca ruoli differenti, come avviene per gli edifici e complessi la cui funzione è legata all’uso dell’acqua, quali ad esempio edifici termali, piscine, fontane centrali idroelettriche, e in gran parte per i beni paesaggistici.
Con riferimento al costruito architettonico, si intende incentrare la riflessione sugli effetti dell’acqua da invasione o risalita sulle componenti edilizie (mattone, pietra, legno, intonaco, metalli ecc.) e sugli apparati complementari ornamentali e/o decorativi, nonché sullo stato delle conoscenze relative alle tecniche di contrasto delle cause e degli stessi fenomeni correlati, da trattare mediante una valutazione critica, supportata da prove strumentali indipendenti, anche in rapporto alla prova del tempo.
Relativamente al costruito storico, il convegno intende affrontare la tematica del microclima degli ambienti interni con apparati decorativi o allestimenti museali sensibili alle condizioni igrotermiche, per cui il tema del controllo ambientale dell’umidità è decisivo per una corretta progettazione impiantistica: si propone, mediante casi studio, la discussione critica sugli effetti nel tempo delle tecniche adottate.
L’interesse connesso alla tematica del microclima e del comfort è rilevante anche per la disamina del comportamento dei sistemi di coibentazione interna ed esterna, di cui si propone di valutare criticamente gli effetti sulla materia e sulle componenti dell’architettura.
Fra i temi di maggiore attualità con riferimento ai cambiamenti climatici, che comprendono anche il rischio acqua alta, il convegno intende affrontare quello degli effetti sul costruito storico – e delle relative misure di prevenzione e contrasto – connessi agli eventi atmosferici che interessano sia casi di architetture storiche costituite con materiali più resistenti, sia casi di architettura vernacolare, caratterizzate dall’impiego di soluzioni maggiormente vulnerabili e utilizzo di legno, gesso, terra cruda, ecc.
In riferimento sia ai cambiamenti climatici sia alle azioni antropiche, il convegno si propone di affrontare il tema dell’acqua in relazione agli effetti da questa prodotti sull’architettura e sul territorio riconducibili all’innalzamento progressivo del livello del mare, all’erosione delle coste, alla subsidenza naturale e indotta, al bradisismo.
Anche con riferimento alle strutture sommerse, sia riconducibili alle componenti sommerse dell’architettura (murature, fondazioni, componenti, ecc.) sia agli elementi di interesse archeologico (legno e metalli sommersi, strutture di varia natura) si propone di evidenziare casi studio originali relativi alle tecniche di analisi, di conservazione e di verifica e monitoraggio del comportamento.
Infine si intende mettere in risalto anche il tema del ruolo dell’acqua come materiale per il restauro, con riferimento alle tecniche impiegate, all’efficacia e agli effetti in relazione alle caratteristiche e alle forme di alterazione/degrado delle componenti interessate.
Obiettivo del convegno è di raccogliere studi, ricerche, riflessioni ed esperienze, recenti o in corso, sulle seguenti tematiche riguardanti le azioni dell’acqua sul patrimonio culturale:


1) Acqua “da invasione”:
- Misure e tecniche di contrasto della risalita capillare;
- Prevenzione e diagnostica delle infiltrazioni;
- L’impiego di materiali e tecniche innovative;
- Acqua dolce e acqua salmastra: gli effetti delle fonti di degrado e le soluzioni da adottare per le strutture e gli elementi compositivi esposti in ambiente costiero.

2) Microclima indoor:
- Il risanamento dei locali umidi;
- Tecnologie e soluzioni per il controllo microclimatico finalizzato alla conservazione preventiva delle collezioni, delle decorazioni e dei beni archivistici e librari;
- Gli impianti meccanici per il controllo del microclima;
- Gli effetti sui materiali e sulle componenti edilizie della coibentazione degli edifici e degli interventi per il comfort e l’efficienza energetica;
- La verifica dell’efficacia delle varie forme di controllo della crescita biologica in ambienti interni.

3) Cambiamenti climatici:
- I rischi per la conservazione del costruito storico e del suo contesto con particolare riferimento agli effetti dovuti all’innalzamento del livello del mare, all’erosione delle coste, alla subsidenza naturale e indotta, all’azione dell’uomo su falde e bacini acquiferi;
- La maggiore vulnerabilità agli agenti atmosferici di siti archeologici e dell’architettura vernacolare, in particolare delle costruzioni in materiali più deperibili come il legno, il gesso o la terra cruda, dovuta alla frequenza e all’intensità delle precipitazioni atmosferiche indotte dai cambiamenti climatici;
- L’incidenza delle attività antropiche sulle falde acquifere e di altri bacini idrici e il conseguente impatto sui beni culturali e sul territorio.

4) L’acqua nel Restauro:
- L’uso dell’acqua nelle tecniche di intervento di restauro e conservazione;
- L’acqua come solvente;
- L’acqua e le malte da restauro;
- L’acqua nell’emergenza: effetti dell’utilizzo nello spegnimento degli incendi.

5) Gli effetti dell’acqua nei contesti archeologici (strutture visibili, non visibili e sommerse):
- Il governo delle acque nei siti archeologici;
- I problemi di conservazione delle strutture archeologiche soggette a variazioni di umidità;
- Degrado, tecniche di restauro e comportamento nel tempo dei materiali e delle strutture architettoniche sommerse.

Il Convegno Scienza e Beni Culturali 2020 si propone quindi di raccogliere riflessioni ed esperienze su questi temi, sotto diverse prospettive, chiedendo agli autori già in fase preliminare di indicare la sessione per la quale il contributo viene proposto.
Per tutte le sessioni, i contributi dovranno esplicitare sia la problematica scientifica affrontata, sia le esperienze concrete oggetto di studio e verifica strumentale. Non saranno accettati lavori teorici privi di riscontro applicativo, né resoconti di casi studio che non facciano chiaro riferimento a un problema, allo stato dell’arte, all’avanzamento delle conoscenze prodotto dallo studio.

Termini e scadenze:

  • Termine invio abstract: 18 NOVEMBRE 2019
  • Notifica accettazione abstract: 20 DICEMBRE 2019
  • Termine invio testo completo: 28 FEBBRAIO 2020
  • Prima notifica valutazione testi: 27 APRILE 2020
  • Termine invio testo rivisto: 18 MAGGIO 2020

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