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IX Convegno Nazionale di Speleologia in Cavità Artificiali

  • Quando dal 19/03/2020 08:35 al 22/03/2020 08:35 (Europe/Berlin / UTC100)
  • Dove Palermo
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Sono trascorsi sette anni dall’ultimo Convegno Nazionale di Speleologia in Cavità Artificiali della Società Speleologica Italiana (Ragusa 2012), durante i quali si sono svolte numerose altre iniziative di condivisione tecnico scientifica: il Simposio “Mundus Subterraneus” (Urbino 2016) ed i congressi internazionali Hypogea/UIS del 2015 (Roma), 2017 (Cappadocia, Turchia), 2019 (Dobrich, Bulgaria) che hanno offerto occasioni di confronto mondiale. Grazie allo sforzo congiunto degli speleologi italiani, l’attività di ricerca condotta nel nostro Paese nell’ambito dei Beni Culturali rappresenta un imprescindibile punto di riferimento nel mondo ed è ritenuta decisiva per la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del patrimonio ipogeo di interesse storico e archeologico.

E’ con piacere, quindi, che la Società Speleologica Italiana – Commissione Nazionale Cavità Artificiali, in collaborazione con Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Museo di Geologia “G.G. Gemmellaro” del Sistema Museale Ateneo Università degli Studi di Palermo, Società Italiana di Geologia Ambientale, Università degli Studi di Palermo – Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare, Hypogea Ricerca e Valorizzazione Cavità Artificiali invitano tutti coloro che svolgono attività di esplorazione, ricerca e documentazione nel campo degli ipogei artificiali a prendere parte attiva al IX Convegno Nazionale di Speleologia in Cavità Artificiali, che si svolgerà a Palermo, presso il Museo di Geologia “G. G. Gemmellaro”, dal 19 al 22 Marzo 2020.

In questa occasione è riservata, nella giornata conclusiva del 22 Marzo, Giornata Mondiale dell’Acqua, una specifica sessione sulle opere idrauliche antiche, con particolare riguardo ai sistemi di raccolta delle acque meteoriche (pioggia e neve).

L’obiettivo per lo sviluppo sostenibile 6 specifica: “Acqua per tutti entro il 2030 senza lasciare indietro nessuno”. Ma in realtà miliardi di persone vivono ancora senza avere accesso all’acqua, risorsa dalla quale dipendono il futuro del nostro pianeta e la nostra stessa sopravvivenza. È quindi un bene da preservare poiché è legata direttamente alla nostra vita. Il ricorso alla conservazione e all’utilizzo della risorsa naturale dell’acqua piovana ha svolto un ruolo importante nell’approvvigionamento idrico delle città, nel passato come oggi, configurandosi come strumento per la sostenibilità delle risorse idriche. La Società Speleologica Italiana è impegnata da molti anni nella tutela delle acque carsiche con il progetto “L’acqua che berremo” e la Commissione Nazionale Cavità Artificiali ha prodotto dei censimenti tematici legati al tema acqua, quali la Carta degli Antichi Acquedotti (sotterranei) e il Censimento delle opere artificiali di regimazione dei bacini endoreici (emissari sotterranei).